Roma si prepara a stadi da sogno | Gli italiani sono pronti a sfidare il resto del mondo?

Infantino: “L’Italia deve avere gli stadi più belli del mondo”

Gualtieri: “Quello di Roma lo sarà”

ROMA – L’Assemblea dell’Efc, tenutasi oggi nella Capitale, ha messo in luce l’importanza di adeguare le infrastrutture sportive italiane in vista dei prossimi eventi internazionali. Gianni Infantino, presidente della FIFA, ha rimarcato l’importanza del calcio nel paese, dichiarando: “L’Italia è un Paese di calcio e deve avere gli stadi più belli del mondo. Non solo il Colosseo ma anche gli stadi.” Queste parole evidenziano la volontà di elevare il panorama sportivo italiano.

Intervenendo con entusiasmo, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha condiviso l’impegno della città verso la creazione di nuove strutture. “Stiamo lavorando a due nuovi stadi in città. Per quello della Roma siamo all’ultimo sforzo. Sarà uno degli stadi più belli del mondo e contribuirà a rigenerare un quartiere anche con una grande area verde.” Questo progetto non solo punta a modernizzare il volto della Capitale, ma promette anche di portare benefici ecologici e sociali.

Gualtieri ha continuato a sottolineare l’amore per lo sport che permea Roma, affermando: “Roma è una città di sport. È evidente grazie ai milioni di appassionati fan delle squadre di calcio, ma anche per le centinaia di migliaia di persone che praticano sport ogni giorno.” Un’affermazione che riflette l’energia e la passione che i romani dedicano alle attività sportive.

Infine, il sindaco ha concluso con uno sguardo al futuro, evidenziando gli sforzi della città per migliorare l’accesso allo sport per tutti. “Stiamo investendo in questi aspetti in ogni quartiere della città, sia sugli impianti sportivi sia per favorire la pratica grazie ai voucher sportivi.” Un piano ambizioso che mira a promuovere una cultura sportiva inclusiva e sostenibile.

Con la visione di Infantino e l’impegno di Gualtieri, il futuro degli stadi italiani, in particolare quello di Roma, appare luminoso e pieno di potenzialità. Si attende ora con ansia la realizzazione di questi progetti, che promettono di posizionare l’Italia al centro della scena calcistica mondiale.