Strage a Paupisi | Il misterioso passato di un uomo “normale” e un TSO che nessuno conosceva!
Tragedia a Paupisi: un uomo uccide la moglie e il figlio, mentre la figlia lotta per la vita. Scopri i drammatici dettagli. 🕊️💔👩⚕️


Strage a Paupisi: un dramma familiare con conseguenze tragiche
NAPOLI – Una brutale aggressione ha spezzato la vita di tre membri di una famiglia a Paupisi, in provincia di Benevento. Salvatore Ocone, 58 anni, ha ucciso la moglie, Elisabetta Polcino, di 49 anni, e il figlio Cosimo, di appena 15 anni, mentre la figlia Antonia, di 16 anni, è l’unica sopravvissuta e ora si trova in coma farmacologico.
La dinamica dell’omicidio
Durante la conferenza stampa tenuta dal procuratore di Benevento, Gianfranco Scarfò, emerge un quadro inquietante della tragedia. Ocone ha colpito i suoi familiari con una grossa pietra mentre dormivano. Il procuratore ha descritto come l’uomo abbia ammesso le sue azioni, attribuendole a “dinamiche familiari conflittuali” e sostenendo di aver agito a causa di un atteggiamento di aggressività e predominio da parte della moglie.
Storia di un uomo segnato
Il procuratore ha rivelato che Salvatore Ocone aveva precedentemente subito un Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) nel 2011, ma non sono emerse prove di violenze precedenti all’interno della famiglia. Questi dettagli sollevano interrogativi sulla salute mentale del sospettato e sul contesto di violenza domestica che potrebbe aver influito su questa strage.
I segni della violenza nella casa
All’interno dell’abitazione, i carabinieri hanno trovato evidenti segni di violenza. Ci sono tracce ematiche e segni di trascinamento dei corpi dal luogo dell’aggressione. La brutalità dell’assalto ha colpito anche Antonia, che è stata aggredita nella sua camera da letto. I segni di violenza fanno pensare che la tragedia si sia svolta in un contesto di orribile violenza familiare.
La fuga e l’arresto di Ocone
Dopo aver commesso il delitto, Salvatore Ocone ha cercato di fuggire. La sua vettura è stata rintracciata grazie all’intervento di un elicottero dei carabinieri, che l’ha trovata nascosta tra delle balle di fieno in un uliveto isolato. A bordo dell’auto, il corpo senza vita del figlio e la figlia in gravissime condizioni.
La lotta per la vita di Antonia
Antonia è stata operata d’urgenza per un grave trauma cranico e attualmente è in terapia intensiva. “La situazione è stazionaria e i parametri sono nella norma”, ha dichiarato Fulvio Aloj, direttore sanitario dell’istituto in cui è ricoverata. Rimane in coma farmacologico per monitorare le sue condizioni e la prognosi resta riservata.
Le accusa nei confronti di Ocone
Salvatore Ocone è attualmente detenuto e dovrà affrontare accuse molto gravi, tra cui duplice omicidio pluriaggravato e tentato omicidio. Dalle indagini emerge la possibilità che Ocone, dopo aver ucciso la moglie, abbia aggredito i figli prima di tentare di fuggire con loro.
La tragedia di Paupisi si inserisce in un contesto sociale complesso dove le dinamiche familiari possono sfociare in violenza estrema. Una storia straziante che solleva interrogativi e richiama l’attenzione sulla necessità di interventi efficaci contro la violenza domestica.