Trump non vincerà il Nobel per la pace | La Norvegia teme la sua vendetta!
Trump non vincerà il Nobel per la pace e la Norvegia trema. Reazioni e possibili ritorsioni del presidente Usa in un clima di tensione 🌍⚖️.


Trump e il Nobel per la Pace: Un’Assenza Tempestosa?
ROMA – Gli occhi del mondo politico sono puntati su Oslo, dove le prime voci riportano che Donald Trump non vincerà il Premio Nobel per la Pace 2025, alimentando l’ansia nella Norvegia. Il Comitato Nobel ha annunciato di aver già designato il vincitore lunedì, ben prima dell’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, rendendo così la candidatura dell’ex presidente americano altamente improbabile.
La tensione cresce in Norvegia, dove i politici locali temono una possibile vendetta da parte di Trump. La leader socialista Kirsti Bergsto ha esortato a rimanere cauti, affermando: “Dobbiamo essere pronti a tutto. Trump è instabile e autoritario. Quando un presidente si comporta così, meglio tenere la cintura di sicurezza allacciata”. Questa dichiarazione riesplode un’apprehensione latente: una reazione piccata potrebbe invero colpire gli interessi norvegesi.
La figura di Trump si presenta come quella di un “Nobel mancato”. Da mesi, infatti, l’ex presidente si è autocelebrato come il protagonista della pace in Medio Oriente, rafforzando così la sua immagine di architetto della stabilità. Già a luglio, sembrerebbe aver contattato il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, in cerca di sostegno. “Il premio per la pace si guadagna con la coerenza, non con i tweet,” ha affermato Arild Hermstad del Partito Verde, sintetizzando il pensiero di molte voci norvegesi.
Tuttavia, nonostante le speranze di Trump, non mancano altre figure in corsa per il prestigioso riconoscimento. Il direttore dell’Istituto norvegese per il Nobel, Kristian Berg Harpviken, ha ribadito la totale indipendenza del Comitato, un aspetto che per molti risulta controverso, soprattutto per chi, come l’ex presidente, fatica a distinguere tra istituzioni e sostegno personale.
Interventi da esperti locali, come Harald Stanghelle del New York Times, avvertono di un potenziale deterioramento nei rapporti diplomatici. “Trump è imprevedibile,” ha dichiarato, evidenziando il timore che la Norvegia possa affrontare ritorsioni che vanno dai dazi commerciali fino a innesti nei rapporti NATO.
Nel contesto di questo clima di tensione, la studiosa Nina Graeger del Peace Research Institute di Oslo invita alla calma, sottolineando che i veri candidati al Nobel includono il network di volontari sudanesi “Emergency Response Rooms” e altre organizzazioni dedicate alla difesa dei diritti umani.
In ogni caso, la situazione attuale ha già trasformato l’annuncio in una questione personale per Trump. Qualunque sia il risultato, il titolo sarà “Trump non ha vinto il Nobel”, offuscando i veri vincitori nel suo vasto cono d’ombra. La Norvegia, quindi, si prepara a un futuro incerto, con la consapevolezza che le ripercussioni politiche potrebbero essere di ampie proporzioni.