Trump promette un nuovo Medio Oriente | Ma è davvero possibile la pace?

Trump alla Knesset: un discorso di speranza e cambiamento per il Medio Oriente. Pace, ricostruzione di Gaza e un futuro migliore per tutti. 🌅🤝✨

A cura di Redazione Redazione
14 ottobre 2025 09:31
Trump promette un nuovo Medio Oriente | Ma è davvero possibile la pace? -
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Il discorso di Trump alla Knesset: un nuovo inizio per il Medio Oriente?

14 ottobre 2025 – Roma

Ieri, davanti al Parlamento israeliano, Donald Trump ha tenuto un discorso di 66 minuti che ha catturato l’attenzione dell’audience, accolta da applausi e standing ovation. L’evento si è svolto nel contesto della recente liberazione di ostaggi israeliani da parte di Hamas, segnando un momento di speranza in un periodo di conflitti protratti.

“È l’alba storica di un nuovo Medio Oriente”, ha esordito Trump, esprimendo soddisfazione per il cessatione delle ostilità che ha colpito la regione per troppo tempo. Con il cielo sereno e le armi finalmente taciute, il presidente americano ha descritto un futuro di pace, sottolineando la necessità di costruire una Terra Santa pacificata.

La ricostruzione di Gaza

Nel suo intervento, Trump ha posto particolare enfasi sul futuro di Gaza, dichiarando che “Gaza sarà smilitarizzata” e che “Hamas deporrà le armi”. Ha delineato una visione in cui Gaza non solo sarà riqualificata, ma diventerà un simbolo di speranza e stabilità. “L’attenzione su Gaza deve concentrarsi interamente sul ripristino dei fondamenti della stabilità, della sicurezza, della dignità e dello sviluppo economico”, ha affermato, rivolgendosi non solo agli israeliani, ma anche ai palestinesi.

Israele ha vinto, ora pace

“Israele ha vinto tutto ciò che si poteva ottenere con la forza delle armi. Ora è il momento di trasformare queste vittorie contro i terroristi in pace e prosperità per l’intero Medio Oriente”, ha esclamato Trump, ribadendo che la pace non deve essere solo una speranza. Oltre al conflitto israelo-palestinese, ha espresso la volontà di affrontare anche altre questioni regionali, come la situazione in Ucraina, indicando un possibile cambiamento nel panorama geopolitico globale.

La mano tesa all’Iran

In un passaggio significativo, Trump ha lanciato un messaggio di apertura anche verso l’Iran, incoraggiando un cambiamento di rotta: “Dovrebbe essere chiaro a tutti in questa regione che il terrorismo e l’estremismo non hanno funzionato”. La sua visione prevede che le nazioni della regione diventino “partner e, alla fine, persino amiche”, un approccio che potrebbe segnare una nuova era di cooperazione.

Il futuro di Gaza e la grazia per Netanyahu

Il presidente ha insistito sul potenziale di Gaza, affermando che “è arrivato il momento di concentrarsi sulla ricostruzione di un popolo, della stabilità, dello sviluppo economico”.

Infine, un momento di teatralità è emerso quando Trump ha incoraggiato il presidente israeliano Isaac Herzog a “dare la grazia a Benjamin Netanyahu”, attualmente sotto processo per corruzione. Questo appello ha suscitato un intenso fervore tra i membri dell’ala destra della Knesset.

Con questo discorso, Trump ha cercato di posizionarsi non solo come un leader americano, ma come un attore chiave in un processo di pace potenzialmente trasformativo per il Medio Oriente. Resta da vedere se le sue parole si tradurranno in azioni concrete e in risultati duraturi.

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