Fuga dalla giustizia | Elia Del Grande, l'uomo che ha sterminato la sua famiglia, scappa da una casa-lavoro a 10 metri di altezza!
Fuga incredibile di Elia Del Grande, condannato per la strage del '98: scavalca un muro di 10 metri! Ricerche in tutta Italia. Scopri di più! 🚨🔍🏃♂️
                                                    Sterminò la famiglia nel 1998: Elia Del Grande è scappato dalla comunità, ricerche in corso in tutta Italia
BOLOGNA – Due giorni fa, il 30 ottobre, Elia Del Grande ha approfittato del buio per scappare dalla casa-lavoro di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena. Per fuggire, il 49enne ha scavalcato un muro di cinta alto dieci metri, utilizzando una rudimentale fune realizzata con fili elettrici. Da allora, le sue tracce sono misteriosamente scomparse e le autorità sono in allerta per coordinare le ricerche su tutto il territorio nazionale.
L’uomo, che in passato ha commesso uno dei delitti più efferati del Nord Italia, era stato recentemente trasferito in questa struttura da un tribunale di sorveglianza, dopo aver vissuto per anni in libertà vigilata, a causa dei suoi comportamenti considerati “socialmente pericolosi”.
Un passato di violenza
Elia Del Grande è noto per aver sterminato la propria famiglia nel gennaio del 1998, nell’episodio che è passato alla storia come “la strage dei fornai”. Nella notte tra il 6 e il 7 gennaio, il giovane di 22 anni all’epoca uccise con un fucile il padre, la madre e il fratello di 27 anni nella loro casa di Cadrezzate, in provincia di Varese. Le motivazioni del delitto sono state attribuite a un clima di tensione familiare e a problemi di droga, aggravati da un conflitto con i genitori riguardo a una relazione con una ragazza originaria di Santo Domingo.
Dopo aver tentato di fuggire, Del Grande fu arrestato in Svizzera, dove confessò il crimine. Una fuga che rivelò le profonde fratture all’interno del nucleo familiare, segnato da tensioni irrisolte e dinamiche tossiche.
Le circostanze della fuga
Secondo quanto riportato dal sindacato Sappe, Del Grande è riuscito a scappare sfruttando la scarsa sorveglianza notturna e l’oscurità. La comunità di Castelfranco Emilia ospitava 45 internati e 40 detenuti, e la vigilanza potrebbe non essere stata sufficiente a prevenire questa audace evasione. Le forze dell’ordine sono ora attive nella zona di origine del fuggitivo, nel Varesotto, e in Sardegna, dove Del Grande aveva vissuto dopo aver scontato una parte della pena.
Ricerche e allerta nazionale
Le ricerche sono scattate immediatamente dopo la fuga, coinvolgendo diversi corpi di polizia e squadre investigative. In particolare, le autorità stanno prestando attenzione alla Sardegna, dove l’evaso aveva già trovato rifugio in passato, ma anche al suo luogo d’origine nel Varesotto. Con il timore che Del Grande possa mettere in atto comportamenti violenti, la speranza è che possa essere catturato rapidamente.
Le problematiche recenti
Negli ultimi tempi, Del Grande aveva manifestato comportamenti problematici anche in Sardegna, dove era stato denunciato da vicini di casa per furti e molestie. Questi eventi avevano spinto il tribunale a considerarlo nuovamente “socialmente pericoloso”, portando alla decisione di reinserirlo in una struttura di sicurezza. Con l’ordine di rimanere nella casa-lavoro per sei mesi, la fuga avvenuta giovedì ha gettato un’ombra su questioni relative alla preparazione e sorveglianza nelle strutture di detenzione e lavoro.
Il caso di Elia Del Grande è emblematico delle complessità del sistema giudiziario italiano e sottolinea l’importanza di un monitoraggio adeguato per la reintegrazione di individui con un passato così violento. Le autorità continuano a lavorare assiduamente affinché questa evasione possa essere risolta il prima possibile, garantendo la sicurezza della comunità.