Ponte sullo Stretto: "Il quadro esatto della stuazione"
Aggiornamenti sul Ponte sullo Stretto: il post di Strait of Messina Bridge chiarisce lo stato dell’iter e le prossime tappe dell’opera
Nelle ultime ore la pagina social Strait of Messina Bridge ha pubblicato un aggiornamento dettagliato sull’iter del Ponte sullo Stretto, fornendo un quadro più preciso delle mosse politiche e tecniche che stanno accompagnando l’opera. Il progetto, da anni al centro del dibattito pubblico, continua a rappresentare una delle infrastrutture più monitorate d’Italia, sia per la sua portata strategica sia per la complessità normativa che lo circonda.
Secondo il post, il governo sembra voler imprimere un’accelerazione definitiva, indirizzando gli ultimi passaggi necessari con un approccio più strutturato e privo di ambiguità.
I tre pareri tecnici che guidano la nuova fase
Nel riepilogo pubblicato da Strait of Messina Bridge, vengono elencati i tre passaggi chiave richiesti dalla Corte dei Conti, che verranno integrati in una nuova delibera CIPESS. L’Unione Europea dovrà verificare la conformità dell’opera rispetto alla direttiva IROPI e alla regolarità contrattuale; il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici è chiamato a fornire un nuovo parere aggiornato, dato che quello del 1998 è ormai superato; infine, l’Autorità di Regolamentazione dei Trasporti (ART) dovrà esprimersi sui profili gestionali dell’opera, un passaggio ritenuto non ostativo.
Questi tasselli normativi rappresentano la base tecnica su cui poggia la fase conclusiva dell’iter.
Tempistiche decisive e inizio lavori: cosa cambia davvero
Ed è proprio nel terzo passaggio dell’analisi social che arrivano le informazioni più rilevanti: secondo Strait of Messina Bridge, la nuova delibera CIPESS è prevista tra fine febbraio e inizio marzo, aprendo così la finestra dei 60 giorni necessari per il visto della Corte dei Conti. Una volta concluso questo step, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale sancirà formalmente la chiusura dell’iter entro fine maggio.
La conseguenza, definita nel post come un traguardo “lineare e senza sorprese”, è chiara: i lavori potrebbero iniziare già a giugno, segnando un momento storico dopo decenni di attese. Un passaggio presentato come solido, definitivo e frutto di una strategia volta a “blindare” l’opera una volta per tutte.