Pier Silvio Berlusconi esprime il suo disappunto: nessuno ci ha consultato sull’aeroporto e i modi non mi sono piaciuti
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Pier Silvio Berlusconi Critica la Maniera di Gestione dell’Intitolazione dell’Aeroporto a suo Padre
ROMA – Pier Silvio Berlusconi ha espresso profondi disappunti riguardo alle modalità con cui è stata gestita l’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a suo padre, Silvio Berlusconi. Durante la serata di presentazione dei nuovi palinsesti di Mediaset, l’amministratore delegato ha dichiarato: "Non siamo stati informati e coinvolti, non mi sono piaciute le modalità. Nessuno ci ha interpellati ed è chiaro che si sarebbero accese polemiche". Nonostante riconosca che il titolo sia "strameritato", Berlusconi ha sottolineato come la polemica che è scaturita sia stata gestita in modo inappropriato.
Il progetto di intitolare il prestigioso scalo lombardo ha generato un acceso dibattito pubblico, alimentato ulteriormente dalle dichiarazioni del vicepremier Matteo Salvini. Salvini ha sostenuto fermamente l’iniziativa, richiamando un misto di ammirazione e tensioni politiche.
Smentita di una Carriera Politica
Berlusconi ha poi smentito categoricamente le voci su una sua possibile carriera politica. "La politica sarebbe un suicidio. Non ho mai commissionato un sondaggio che riguardi me e la politica", ha affermato. Ha inoltre chiarito che i suoi frequenti viaggi a Roma sono puramente legati agli affari di Mediaset e non a manovre politiche: "Vado a Roma qualche giorno, ogni due o tre settimane, perché c’è una grandissima parte della nostra produzione".
Diritti Civili e Pluralismo Mediale
Durante l’incontro, Pier Silvio ha affrontato anche temi di diritti civili, in particolare la recente intervista della sorella Marina Berlusconi al Corriere della Sera. Marina ha manifestato una posizione chiaramente a favore dei diritti civili, destando sorpresa data la tradizione familiare. Pier Silvio ha risposto difendendo le parole della sorella: "Marina ha espresso la sua opinione personale, la difesa dei diritti civili è nel DNA di ciò che ci ha tramandato nostro padre, deve essere una battaglia di dignità e civiltà".
Ha inoltre ribadito l’approccio inclusivo di Mediaset nei confronti dei diritti civili: "Non mi piace dire che i diritti sono di destra o di sinistra, ci sono battaglie che appartengono a tutti. Sono interista come sono comunista".
Mediaset: Un Editore Ecumenico
Affrontando il tema della cosiddetta "TeleMeloni", Berlusconi ha respinto le critiche relative a una presunta deriva conservatrice di Mediaset. "Non vedo il problema: si scrive quello che si vuole, a me sembra che ci sia libertà", ha detto. Ha continuato sottolineando la natura pluralistica di Mediaset: "Mediaset non è un giornale è come un’edicola: offre tutto. C’è assoluto pluralismo, le voci nuove sono sempre le benvenute".
In questo contesto, Berlusconi ha enfatizzato l’importanza di arricchire l’offerta informativa con nuove prospettive, indipendentemente dall’orientamento politico, ponendo l’accento sull’inclusività e sulla qualità delle nuove voci nel panorama mediatico.
In conclusione, Pier Silvio Berlusconi ha chiaramente posizionato se stesso e Mediaset come entità al di fuori del conflitto politico diretto, impegnandosi per un’informazione pluralista e rispettosa dei diritti civili, pur criticando le modalità con cui viene gestita la memoria e l’eredità di suo padre nei contesti pubblici.