44 anni fa la Strage di Bologna: oggi ricordiamo insieme. Mattarella sottolinea la ferita profonda e l'importanza di non dimenticare per le nuove generazioni.

Oggi ricordiamo la Strage di Bologna, un giorno che segna la memoria collettiva. Mattarella ci invita a riflettere. 🕊️❤️

A cura di Redazione
02 agosto 2024 09:56
44 anni fa la Strage di Bologna: oggi ricordiamo insieme. Mattarella sottolinea la ferita profonda e l'importanza di non dimenticare per le nuove generazioni.
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Bologna commemora il 44esimo anniversario della strage del 2 agosto 1980

Oggi Bologna si ferma per ricordare una delle pagine più oscure della sua storia: il 44esimo anniversario della strage alla stazione del 2 agosto 1980, che costò la vita a 85 innocenti. Le commemorazioni sono iniziate questa mattina nel suggestivo cortile di Palazzo D’Accursio, affollato da istituzioni, cittadini e familiari delle vittime.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha aperto la cerimonia sottolineando la gravitĂ  dell’evento. “A Bologna si consumò uno degli eventi piĂą tragici della nostra storia repubblicana. Una ferita insanabile, un monito permanente da consegnare alle giovani generazioni,” ha dichiarato, evidenziando l’importanza di mantenere viva la memoria per non dimenticare gli insegnamenti della storia.

Mattarella ha descritto la strage come un momento che ha “improntato un segno indelebile nella coscienza del popolo italiano”. Ha rimarcato la necessità di proteggere e difendere i valori della democrazia, che sono stati messi in discussione da attacchi terroristici come quello avvenuto nel 1980.

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha riflettuto sulla natura eversiva dell’attacco, definendolo una “strage neofascista”. Durante il suo intervento, ha rassicurato i presenti sull’impegno del governo per ricordare e onorare le vittime, affermando: “Il Governo c’è. Come c’è l’Italia, intera e unita, al fianco di Bologna”.

Tuttavia, l’intervento di Piantedosi non è stato esente da contestazioni. Un uomo ha interrotto il ministro, chiedendo chiarimenti sul coinvolgimento della NATO nelle stragi e sollecitando la desecretazione degli archivi. Questo gesto ha rivelato la persistente inquietudine e le domande irrisolte che accompagnano ancora la memoria di quel giorno tragico.

Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha esortato affinchĂ© la memoria delle vittime diventi una “grande questione nazionale”, affermando che è essenziale che la storia del 2 agosto non rimanga confinata al territorio ma venga riconosciuta a livello nazionale. Ha espresso gratitudine verso coloro che continuano a perseguire veritĂ  e giustizia per le vittime, sottolineando l’importanza della libertĂ  di stampa in questo processo.

Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime, ha espresso forte dissenso nei confronti del governo attuale, accusandolo di non comprendere appieno le veritĂ  processuali legate alla strage. “La strage fu organizzata e finanziata dai vertici della loggia P2,” ha dichiarato, sostenendo che il riconoscimento della matrice fascista dell’attentato è fondamentale per la nostra democrazia ed inclusione in un dibattito piĂą ampio.

Listerando i temi salienti dell’incontro, Piantedosi ha anche parlato di risarcimenti per le vittime, promettendo che il governo sta lavorando per garantire disposizioni finanziarie adeguate. “Bisogna agire e non solo ricordare,” ha sottolineato il ministro, invitando alla costruzione di un’alleanza democratica contro ogni forma di odio e intolleranza.

La commemorazione si è conclusa con una manifestazione che ha visto la partecipazione di diverse figure politiche, tra cui la segretaria del PD, Elly Schlein, che ha camminato nel corteo tra i familiari delle vittime, confermando la necessità di proseguire nella lotta per verità e giustizia.

In questo giorno di ricordo e riflessione, Bologna non solo onora le vite spezzate nel 1980, ma riafferma il proprio impegno a preservare la memoria, rendendo omaggio ai valori di pace e libertĂ  che devono continuare a guidare il nostro presente e futuro.

âś… Fact Check FONTE VERIFICATA

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