Derby di Genova: Scontri e Violenza tra Ultras, il Bilancio Provvisorio è di Feriti e Fermi

Genova nel caos: scontri tra ultras di Sampdoria e Genoa dopo il derby di Coppa Italia

Nella notte tra il 25 e il 26 settembre 2024, Genova è stata teatro di violenti scontri tra ultras di Sampdoria e Genoa, in seguito al derby di Coppa Italia che ha visto trionfare i blucerchiati ai calci di rigore. I bilanci parlano di una decina di feriti lievi, con alcune ferite che hanno colpito soprattutto le forze dell’ordine, e diversi ultras sono stati fermati.

Le tensioni sono esplose nei pressi dello stadio Luigi Ferraris, dove gruppi di tifosi, per lo più a volto coperto e armati di caschi, spranghe e bottiglie, si sono fronteggiati. Strade chiuse dalle forze dell’ordine hanno complicato il deflusso degli spettatori, prolungando l’uscita dall’impianto. Il forte dispositivo di sicurezza, attivato nella giornata di ieri, ha previsto il dispiegamento di poliziotti e carabinieri in assetto anti-sommossa, insieme a mezzi “spara acqua” e un elicottero per disperdere i facinorosi.

Gli scontri sono iniziati a partire dalla tarda mattinata, innescati dall’esposizione in Gradinata Nord di alcuni striscioni rubati dai tifosi doriani. Questi eventi, frutto di una vendetta da parte dei genoani per un assalto avvenuto a Milano, hanno alimentato un clima di tensione che perdura ormai da mesi. Le due tifoserie, già note per il loro spirito competitivo, hanno visto un’escalation di conflitti che sembra non aver fine.

In seguito a questa provocazione, i tifosi della Sampdoria hanno deciso di abbandonare anticipatamente la Gradinata Sud, cercando un confronto diretto con la tifoseria avversaria. Questa decisione ha portato a violenti scontri, respinti inizialmente dalle forze dell’ordine che hanno tentato di mantenere la situazione sotto controllo.

Ancor prima dell’inizio del derby, la tensione era palpabile. Due gruppi di ultras si erano già fronteggiati poco dopo l’ora di pranzo, e molti negozianti nei dintorni dello stadio hanno deciso di chiudere le serrande in anticipo, temendo possibili danni alle loro attività. Al momento dell’ingresso, i cancelli erano stati temporaneamente chiusi per motivi di sicurezza, causando una folla accalcata pronta a entrare nel tempio del calcio genovese.

Con il derby alle spalle e l’incubo della violenza che incombe su Genova, la situazione resta critica, facendo emergere la necessità di una riflessione profonda sul fenomeno della violenza calcistica e sull’urgenza di trovare soluzioni per il suo contenimento. Speriamo che questo episodio possa servire da monito e che si possa lavorare con serietà per garantire la sicurezza di tutti gli appassionati di calcio, lontano da qualsiasi forma di violenza.