Governo italiano approva quasi 500.000 ingressi di lavoratori | Ecco perché potrebbe cambiare il futuro dell'economia nazionale!

Il Governo approva il decreto flussi: quasi 500.000 ingressi di lavoratori non comunitari dal 2026 al 2028. Scopri di più! 🌍💼✨

A cura di Redazione
30 giugno 2025 20:51
Governo italiano approva quasi 500.000 ingressi di lavoratori | Ecco perché potrebbe cambiare il futuro dell'economia nazionale! -
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Il Governo approva il decreto flussi: previsti quasi 500.000 ingressi regolari in tre anni

Roma, 30 giugno 2025 – Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera, in esame preliminare, al decreto che regolamenta i flussi migratori per il triennio 2026-2028. Questo provvedimento segna un’importante svolta nella gestione degli ingressi di lavoratori non comunitari in Italia, con l’obiettivo di facilitare l’arrivo di manodopera essenziale per il sistema economico nazionale.

L’obiettivo primario del decreto è assicurare l’ingresso di personale qualificato e indispensabile, che altrimenti risulterebbe difficile reperire. La nota ufficiale di Palazzo Chigi sottolinea infatti come la misura miri a instaurare un meccanismo d’immigrazione legale e controllato. Questo approccio è visto come fondamentale per migliorare il dialogo con i Paesi d’origine dei migranti, oltre a rappresentare uno strumento chiave per combattere fenomeni di irregolarità.

Nel primo anno di attuazione, il 2026, sono previsti 164.850 ingressi autorizzati. Nell’arco dell’intero triennio, il numero totale raggiungerà quasi 500.000 unità, con una ripartizione significativa: 230.550 posti per lavoro subordinato non stagionale e autonomo, e 267.000 riservati a lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico.

Le quote di ingresso sono state stabilite tenendo conto delle reali esigenze del mercato, come espresse dalle parti sociali e sulla base delle domande presentate negli anni precedenti. Questa programmazione ha come scopo prioritario quello di allinearsi alle esigenze delle imprese, garantendo una programmazione realistica e responsive.

Inoltre, il governo ha espresso la volontà di incentivare ingressi "fuori quota", con l’intento di ridimensionare il meccanismo del “click day”. Questo avverrà attraverso un percorso graduale, che si concentrerà sui profili professionali maggiormente richiesti dai datori di lavoro, con un occhio particolare alla formazione dei lavoratori nei Paesi d’origine.

Con questa iniziativa, l’Italia si prepara a gestire in modo più efficiente i flussi migratori, rispondendo alle necessità del mercato del lavoro e, al contempo, cercando di combattere pratiche di lavoro irregolare e sfruttamento.

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