Francesca Albanese dell'Onu rivela: Tajani ha rifiutato di incontrarla! Scopri perché nel nostro video!
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Francesca Albanese (Onu): La mancata incontro con Tajani solleva interrogativi sulla posizione italiana verso il conflitto israelo-palestinese
In un’intervista rilasciata in occasione di una conferenza stampa alla Camera dei Deputati, Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei Territori palestinesi occupati, ha rivelato di aver richiesto un incontro con il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, per discutere la situazione critica a Gaza. Tuttavia, Tajani ha declinato l’invito, un gesto che, a giudizio di Albanese, segnala una grave indifferenza da parte del governo italiano verso una crisi umanitaria in corso.
Durante l’evento, organizzato da Aoi, Arci, Assopace Palestina e Amnesty International, in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare per la Pace tra Palestina e Israele, Albanese ha esposto le sue preoccupazioni riguardo alle attuali condizioni della popolazione palestinese. “Generalmente, quando visito un paese, sono le autorità che mi invitano. In Spagna, sono stata accolta calorosamente”, ha dichiarato Albanese, evidenziando il contrasto con il suo trattamento in Italia.
La relatrice ha anche sottolineato i dati allarmanti riguardanti Gaza, dove 42.000 persone, fra cui 17.000 bambini, hanno perso la vita nell’ultimo anno a causa dei bombardamenti israeliani. Secondo Albanese, questo ha portato alcuni a etichettare le azioni di Israele come genocidio, suggerendo che tali comportamenti si stiano espandendo anche in Cisgiordania.
In merito all’atteggiamento della comunitĂ internazionale, Albanese ha affermato: “Israele sta cercando di conquistare terre scacciando la popolazione palestinese, come ha fatto nel 1948 e nel 1967”. Di conseguenza, ha esortato l’Italia a sospendere immediatamente le relazioni militari con Israele, citando obblighi di diritto internazionale.
La relatrice ha evidenziato la necessitĂ di un’azione congiunta a livello globale per prevenire ulteriori atrocitĂ . “Non dobbiamo avere paura di usare il termine genocidio”, ha affermato, sottolineando l’importanza di far rispettare gli obblighi previsti dalla Convenzione sul genocidio, che richiedono agli stati di interrompere ogni cooperazione con i violatori dei diritti umani.
Albanese ha lamentato l’indifferenza dell’Italia e della comunitĂ internazionale di fronte alla crisi: “La Corte internazionale di giustizia ha giĂ riconosciuto la plausibilitĂ del genocidio e la complicitĂ di stati come la Germania”, ha puntualizzato, esprimendo la sua frustrazione per la mancanza di iniziative concrete per affrontare la situazione.
Concludendo il suo intervento, Francesca Albanese ha messo in luce un messaggio cruciale: “Fermare la crisi umanitaria a Gaza è necessario non solo per il popolo palestinese, ma anche per il futuro del popolo israeliano”. Un appello che solleva interrogativi importanti sulla posizione dell’Italia e sulla sua volontĂ di affrontare una questione così delicata e urgente.