Bassetti ammonito per musica alta a casa | La polizia è davvero equa nel suo operato?
Bassetti sotto accusa per musica alta durante il compleanno del figlio. La sua denuncia contro la polizia fa discutere Genova! 🎶🚓
Bassetti ammonito per musica alta: lo sfogo sui social contro la Polizia municipale
BOLOGNA – Un episodio che ha sollevato un acceso dibattito sui social è avvenuto a Genova, dove il noto infettivologo Matteo Bassetti ha ricevuto un ammonimento dalla Polizia municipale per aver tenuto la musica troppo alta durante la Festa di compleanno del figlio sedicenne. L’evento ha messo in luce le disparità percepite tra i diversi quartieri della città, accusati di non ricevere lo stesso livello di attenzione da parte delle forze dell’ordine.
Nella serata di mercoledì, Bassetti ha condiviso la sua esperienza attraverso un video sui social media, in cui racconta quanto accaduto. “Mi sono fatto ammonire perchè festeggiavo mio figlio di 16 anni con musica in casa, questa è Genova,” ha esordito ridimensionando la gravità dell’accaduto. Secondo il medico, la musica, pur presente, era a un volume tale da non disturbare i vicini.
Il tono della sua denuncia si fa subito più incisivo. “La regola del forte coi deboli e debole coi forti qui a Genova continua imperterrita," ha affermato, criticando il modo in cui le forze di polizia si occupano della sicurezza nella città. Bassetti ha espresso la sua frustrante sensazione di ingiustizia, chiedendosi se situazioni simili sarebbero state sanzionate in altre zone più frequentate, come via del Campo o via Prè, dove spesso si verificano comportamenti più problematici ma che sembrano restare impuniti.
“La domanda che mi faccio è: lo stesso tipo di trattamento avverrebbe se quello che ho fatto io fosse avvenuto altrove?” Questa riflessione ha colpito molti dei suoi follower, portando a un confronto più ampio sulle politiche di sicurezza e di controllo da parte delle autorità locali. Bassetti teme che la differenza di trattamento tra diversi quartieri possa erodere il senso di comunità e giustizia.
Concludendo il suo sfogo, ha affermato il desiderio di vivere in una città dove la sicurezza venga garantita equamente in tutti i quartieri: “Io voglio vivere in una città dove la sicurezza è mantenuta in tutta la città.” Nella sua dichiarazione, il medico ha messo in luce come le forze dell’ordine sembrino focalizzarsi su situazioni meno rilevanti mentre trascurano problemi ben più gravi.
Questo episodio ha aperto un dibattito che va oltre il singolo ammonimento, portando in superficie questioni più ampie riguardanti l’operato delle forze dell’ordine e la percezione di giustizia sociale a Genova. La questione rimane ora nelle mani dei cittadini e delle autorità, in attesa di un confronto che possa portare a una maggiore equità nel garantire la sicurezza di tutti.