Cellulare in ispezione per i migranti | È davvero necessario per l'identificazione?

Scopri le novità del Decreto flussi: ispezioni ai cellulari, più click day e permessi speciali contro il caporalato. Leggi di più! 🌍📲✨

A cura di Redazione
02 ottobre 2024 18:09
Cellulare in ispezione per i migranti | È davvero necessario per l'identificazione?
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Ispezioni al cellulare e più opportunità di ingresso: il governo presenta il nuovo Decreto flussi per i migranti

ROMA – Un’impostazione innovativa per la gestione dei flussi migratori in Italia è stata presentata oggi in conferenza stampa dal sottosegretario Alfredo Mantovano e dalla ministra del Lavoro, Elvira Calderone. Al termine del Consiglio dei Ministri, è stato svelato il contenuto del decreto legge “Disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali”.

Una delle novità più significative riguarda l’ispezione dei cellulari dei migranti. Secondo Mantovano, la consegna del dispositivo mobile avverrà con l’obiettivo esclusivo di identificare il migrante e la sua provenienza geografica. I migranti che entreranno nel nostro paese in maniera irregolare dovranno collaborare mostrando i dati pertinenti, ma senza accesso ai contenuti personali e alla corrispondenza. L’operazione sarà accompagnata dalla presenza di un mediatore culturale e dovrà essere autorizzata dall’autorità giudiziaria. In caso di controlli non convalidati, i dati raccolti dovranno essere cancellati.

Rispondendo alle crescenti pressioni sui sistemi informatici, il governo ha annunciato anche un incremento dei "click day", le giornate dedicate all’invio delle domande di ingresso. Questo permetterà di ridurre il caos attuale e di gestire meglio le richieste. “Meno caos con più click day” è stato il mantra di Mantovano, evidenziando l’intento di semplificare il processo di regolarizzazione.

Il decreto introduce anche un “tempo cuscinetto” di 60 giorni per i lavoratori stagionali, che non saranno espulsi immediatamente al termine del contratto ma avranno la possibilità di trovare un nuovo impiego. Questo cambiamento è frutto di un dialogo con associazioni di volontariato e rappresentanti delle parti sociali, sottolinea il sottosegretario.

A fronte del drammatico fenomeno del caporalato, il decreto prevede misure di protezione per le vittime che denunciano abusi. Secondo la ministra Calderone, sarà rilasciato uno speciale permesso di soggiorno di sei mesi, rinnovabile, per chi collabora con le autorità nel denunciare casi di sfruttamento. "Mettiamo quindi in protezione le vittime che collaborano con la giustizia”, ha affermato Calderone, evidenziando anche il supporto all’inclusione sociale e lavorativa.

Infine, in merito alla creazione di centri di permanenza per i rimpatri in Albania, Mantovano ha annunciato che il Centro di Gjader sarà pronto per il collaudo nei prossimi giorni e potrà iniziare a funzionare dalla seconda metà di ottobre. Questo rappresenta un passo importante per la gestione dei migranti e delle operazioni di rimpatrio.

Con il nuovo Decreto flussi, il governo italiano punta a semplificare e rendere più efficiente la gestione dei migranti, attraverso tanto miglioramenti strutturali quanto maggiori opportunità di protezione per coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità.

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