Un medico di Medici senza Frontiere arrestato in Gaza | La verità sulla crisi sanitaria che nessuno ti racconta!
Medici Senza Frontiere denuncia l’arresto di un chirurgo ortopedico a Gaza. La situazione è critica: il personale medico affronta gravi rischi e violenze! 🚨🩺✊
Tensione nella Striscia di Gaza: Medici Senza Frontiere denuncia l’arresto di un chirurgo ortopedico
ROMA – Medici Senza Frontiere (Msf) ha lanciato un allarme riguardo alla grave situazione nella Striscia di Gaza, dopo aver ricevuto conferma che uno dei suoi medici, il dott. Mohammed Obeid, è stato arrestato dall’esercito israeliano. Il chirurgo ortopedico si trova in stato di fermo con altro personale medico dell’ospedale Kamal Adwan, situato nel nord della Striscia, un’area attualmente sotto assedio.
L’ospedale Adwan, il più grande della regione, è diventato un punto cruciale per le cure mediche in un contesto drammatico. Negli ultimi trenta giorni, la località è stata teatro di continui attacchi, causando centinaia di vittime tra la popolazione civile e tra il personale ospedaliero. La situazione diventa sempre più critica, con l’organizzazione che chiede urgentemente misure di protezione per il personale medico che opera in condizioni di estrema pericolosità.
Il dott. Obeid è in stato di fermo dal 26 ottobre, quando le forze israeliane hanno eseguito un’operazione militare nell’ospedale dove il medico prestava assistenza, offrendo il suo supporto a numerosi pazienti in difficoltà. Secondo le informazioni raccolte da Msf, l’ultimo contatto con il medico risale al pomeriggio del 25 ottobre.
In un comunicato ufficiale, l’organizzazione esprime grande preoccupazione per il benessere fisico e mentale del dott. Obeid, chiedendo alle autorità israeliane chiarimenti sulla sua detenzione e sulla sua attuale condizione. Recentemente, il ministero della Salute di Gaza ha riportato che il terzo piano dell’ospedale Adwan sarebbe stato colpito, causando gravi danni alla struttura.
Il ministero ha fatto un appello alle organizzazioni internazionali e alle Nazioni Unite, esortando a garantire la protezione degli ospedali e del personale medico in un contesto segnato da violenze e gravi violazioni dei diritti umani. Medici Senza Frontiere continua a ricevere notizie allarmanti che evidenziano la precarietà della situazione e l’assoluta necessità di misure immediate per tutelare chi, come il dottor Obeid e tanti altri, si dedica instancabilmente a salvare vite in una delle aree più colpite dai conflitti attuali.