Ergastolo per Impagnatiello | Scopri come un omicidio premeditato ha distrutto una vita e scosso un'intera comunità!

Ergastolo per Impagnatiello: un omicidio terribile e premeditato. La Procura racconta un viaggio nell'orrore. Scopri di più! 💔🔍⚖️

A cura di Redazione
11 novembre 2024 13:48
Ergastolo per Impagnatiello | Scopri come un omicidio premeditato ha distrutto una vita e scosso un'intera comunità!
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Giulia Tramontano, chiesto l’ergastolo per Impagnatiello: “Un viaggio nell’orrore”

La Procura di Milano ha richiesto l’ergastolo per Alessandro Impagnatiello, accusato di aver assassinato la compagna Giulia Tramontano, incinta di sette mesi, in un grave delitto che ha scosso l’opinione pubblica. Durante l’udienza odierna, tenutasi il 11 novembre 2024, è emersa una narrazione raccapricciante, dipinta dai pubblici ministeri come un tragico “viaggio nell’orrore”.

Ergastolo e isolamento diurno: la richiesta della Procura

La pm Alessia Menegazzo e la procuratrice aggiunta Letizia Mannella hanno chiesto per il 31enne un ergastolo accompagnato da 18 mesi di isolamento diurno. Impagnatiello è accusato di omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà e futili motivi, oltre ai reati di interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere. La Corte d’Assise, presieduta da Antonella Bertoja, è attesa per la prossima udienza fissata per il 25 novembre 2024, ma una sentenza potrebbe già essere emessa in giornata.

Un delitto che ha cambiato tutto

Alessandro Impagnatiello ha ucciso Giulia il 27 maggio 2023, all’interno dell’abitazione di Senago (MI), al termine di una giornata segnata dalla scoperta di un tradimento. Giulia aveva appreso che il suo compagno aveva intrattenuto una relazione con un’altra donna, A., che conosceva anche dal mondo del lavoro. Un incontro che ha segnato la fine del rapporto e l’inizio di una spirale di violenza.

“Un progetto mortale a lungo premeditato”

Durante la requisitoria, la pm Menegazzo ha descritto il tragico evento come l’epilogo di un piano omicidiario concepito mesi prima. “Un progetto mortale a lungo premeditato”, ha affermato. Si è scoperto che Impagnatiello non ha agito impulsivamente, ma ha cercato di avvelenare Giulia e il bambino già dal dicembre 2022, prima di passare all’atto finale con 37 coltellate.

“Come un giocatore di scacchi”

L’imputato, secondo l’accusa, ha mutato il piano malefico in seguito all’incontro tra Giulia e l’amante. “Come un giocatore di scacchi ha fatto l’ultima mossa”, hanno evidenziato i pm. Dopo aver commesso l’omicidio, ha tentato di inscenare la scomparsa di Giulia, distruggendo il cadavere per nascondere ogni prova.

Ricordi e dolori di una famiglia straziata

Nel drammatico contesto del processo, affiorano anche le emozioni dei familiari di Giulia. La madre, Lory Fermiano, ha scritto sui social: “Cara Giulia, non è più tempo di orrore, di bugie, di egoismo e cattiveria”. La sorella Chiara ha condiviso un commovente messaggio, affermando: “Non c’è giorno in cui non ci manchi. Il tuo ricordo è la nostra forza”. Queste parole riflettono l’importanza e il dolore della perdita di una vita che non avrebbe dovuto finire in questo modo.

La richiesta di ergastolo per Impagnatiello rappresenta un passo verso la giustizia per Giulia Tramontano e il suo bambino, vittime innocenti di una violenza inaccettabile. L’attesa per la sentenza si fa carica di significato, non solo per la famiglia della vittima, ma per tutta la società, che si interroga su muri di omertà e machismo da abbattere.

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