Vannacci contro Papa Francesco | Perché la vera giustizia sembra ignorare le vittime?

Vannacci critica il Papa: la solidarietà dovrebbe andare alle vittime, non solo ai detenuti. Scopri la sua proposta per una giustizia più equa. ⚖️💔

A cura di Redazione
26 dicembre 2024 21:11
Vannacci contro Papa Francesco | Perché la vera giustizia sembra ignorare le vittime?
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Vannacci polemizza con Papa Francesco: "Più attenzione alle vittime dei crimini"

ROMA – Si riaccende il dibattito sul tema della giustizia e della solidarietà, questa volta in seguito a un intervento del eurodeputato della Lega, Roberto Vannacci. In un’intervista rilasciata a Affaritaliani.it, Vannacci ha criticato le recenti dichiarazioni di Papa Francesco, pronunciate durante una visita al carcere di Rebibbia, dove il Santo Padre ha esortato i detenuti a "non perdere la speranza".

“Raramente ha una parola per quelle persone che quei detenuti visitati oggi hanno derubato, rapinato, ferito, violentato, abusato, ucciso”, ha affermato Vannacci, sottolineando come la solidarietà del Papa sia prevalentemente rivolta ai carcerati, mentre le vittime spesso rimangono in secondo piano.

Il eurodeputato ha messo in evidenza un punto cruciale: “La stessa speranza che il Santo Padre invoca per i carcerati servirebbe anelarla anche e soprattutto per le vittime della criminalità”. Secondo Vannacci, l’assenza di un riconoscimento e di un sostegno adeguato nei confronti delle vittime da parte della Chiesa è preoccupante e richiederebbe una maggiore attenzione da parte delle autorità ecclesiastiche.

In merito alla questione del sovraffollamento carcerario, Vannacci ha espresso un’opinione articolata. “Se è vero che andranno costruite altre carceri per migliorare una condizione di sovraffollamento, mi auguro che questi luoghi di espiazione della pena diventino anche funzionali al rimborso del torto fatto alla vittima”. L’eurodeputato ha suggerito che le carceri dovrebbero essere spazi non solo dedicati al recupero sociale dei detenuti, ma anche alla riparazione dei danni inflitti alle vittime delle violenze e dei crimini.

Concludendo la sua dichiarazione, Vannacci ha proposto un modello in cui “ogni carcerato, lavorando duramente e devolvendo i propri emolumenti per l’opera prestata, risarcisca le vittime per i danni subiti dalle loro azioni criminali”. Una visione che, seppur divisiva, solleva interrogativi importanti sul ruolo della giustizia e sulle responsabilità sociali nell’ambito della pena.

Il dibattito è destinato a continuare, con una crescente attenzione verso il delicato equilibrio tra diritti dei detenuti e tutela delle vittime della violenza.

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