Amnesty International annulla la presentazione a Venezia | La comunità ebraica vince o è un passo indietro per la libertà di espressione?

L'Ateneo Veneto cancella l'evento di Amnesty sul genocidio a Gaza dopo le proteste della comunità ebraica. Scopri i dettagli della vicenda. 📚✋🕊️

A cura di Redazione
08 gennaio 2025 15:03
Amnesty International annulla la presentazione a Venezia | La comunità ebraica vince o è un passo indietro per la libertà di espressione?
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La comunità ebraica protesta e l’Ateneo Veneto cancella l’evento di Amnesty sul genocidio a Gaza

ROMA – L’Ateneo Veneto di Venezia ha annullato un importante evento di Amnesty International, previsto per il 9 gennaio, dedicato a un rapporto sul genocidio israeliano nella Striscia di Gaza. La decisione è stata presa dopo le proteste pubbliche da parte della comunità ebraica locale, che hanno suscitato un vivace dibattito sulla libertà di espressione e il diritto di organizzazione.

“Siamo profondamente rammaricati”, ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, evidenziando l’importanza del tema, attualmente esaminato dalla Corte internazionale di giustizia. Il rinvio dell’evento, secondo Noury, è un passo indietro per la discussione su una questione cruciale sui diritti umani, già oggetto di attenzione da parte di esperti delle Nazioni Unite.

In una nota ufficiale, l’Ateneo ha giustificato la sua decisione affermando che, “nelle ultime ore […] sono pervenute informazioni che paventano la possibilità di interventi esterni che potrebbero turbare il sereno e corretto svolgimento dell’evento.” Nonostante la cancellazione, Amnesty International ha comunicato che il rapporto sarà comunque presentato in un’altra sede a Venezia, mantenendo viva la discussione attorno al tema.

“L’Ateneo Veneto, luogo di libero pensiero, ha ritenuto, su richiesta, di concedere in uso una sala ad Amnesty International”, ha spiegato l’istituzione, sottolineando che i contenuti dell’evento non erano sotto la sua diretta responsabilità. Il ritiro dell’uso della sala rappresenta quindi non solo una scelta organizzativa, ma anche una risposta a un clima di tensione crescente in merito a dibattiti sensibili.

Le reazioni alla decisione dell’Ateneo Veneto sono state contrastanti. Mentre alcuni hanno espresso sostegno all’evento di Amnesty, altri hanno manifestato dissenso, portando la questione alla stampa. La situazione mette in luce il delicato equilibrio tra libertà di espressione e sensibilità culturale, ribadendo l’importanza di un confronto aperto su questioni di grande rilevanza come i diritti umani e il conflitto israelo-palestinese.

In un contesto così polarizzato, il futuro delle discussioni accademiche e culturali sul tema resta incerto, ma Amnesty International si impegna a portare avanti il proprio messaggio. “La presentazione si terrà comunque, sempre a Venezia il 9 gennaio, in altra sede,” ha concluso Noury, confermando la determinazione dell’organizzazione a non rinunciare a un dialogo necessario.

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