Blinken annuncia un cessate il fuoco in Gaza | La protesta che lo etichetta come 'segretario del genocidio' lascia tutti senza parole!
Blinken annuncia un possibile cessate il fuoco a Gaza, mentre proteste scoppiano per il suo operato. La tensione aumenta! 🌍✌️📰
Cessate il fuoco in vista nella Striscia di Gaza: dichiarazioni di Blinken tra contestazioni e speranze
Roma – In un contesto di forte tensione, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato che il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza è "vicino", ma la sua affermazione è stata accolta da contestazioni energiche durante un incontro all’Atlantic Council di Washington.
Blinken ha espresso la necessità di "forgiare una nuova realtà" in Medio Oriente, rifiutando di "riportare indietro le lancette dell’orologio" al 7 ottobre 2023, data che segna l’inizio di un conflitto prolungato. "Ritengo che avremo un cessate il fuoco, aspettiamo la risposta di Hamas," ha affermato, sottolineando l’importanza di non sprecare l’occasione attuale.
Il segretario di Stato ha colto l’occasione per evidenziare i "guadagni strategici" degli Stati Uniti e dei loro alleati nella regione, esprimendo il proprio sostegno a Israele mentre denunciava le "sofferenze incommensurabili" che sta affrontando la popolazione di Gaza. Ha richiamato l’attenzione sulle atrocità, come "uccisioni, sfollamenti di massa e distruzione di case".
Tuttavia, la sua esposizione non è passata inosservata a diversi attivisti. Una donna presente all’evento ha interrotto il discorso, rimarcando il suo disappunto: "Sarà per sempre ricordato come il ‘segretario del genocidio,’" ha gridato, attribuendo agli Stati Uniti un ruolo chiave nel sostenere le azioni israeliane che, a suo avviso, hanno portato a violazioni dei diritti umani in Gaza. La dimostrante ha proseguito, affermando che "avete il sangue di centinaia di migliaia di persone innocenti sulle vostre mani."
La contestazione ha avuto immediata eco a livello internazionale, evidenziando le divergenze sull’approccio degli Stati Uniti nella crisi mediorientale. Gli agenti di sicurezza hanno prontamente allontanato l’attivista mentre il segretario di Stato, senza scomporsi, ha continuato con il suo intervento.
In un ulteriore sviluppo, Mustafa Barghouti, segretario del partito Iniziativa nazionale palestinese, ha affermato a un emittente britannico che le trattative per un cessate il fuoco sono "quasi pronte" e che Hamas è in attesa della risposta finale di Israele. Queste dichiarazioni suggeriscono che, malgrado le tensioni, ci siano progressi nelle negoziazioni per porre fine a un conflitto che dura ormai da 14 mesi.
La questione del cessate il fuoco, assieme alla ricostruzione della Striscia di Gaza e al rilascio degli ostaggi, è ora nel mirino della comunità internazionale, mentre la speranza di un accordo sembra avvicinarsi, nonostante le polemiche che circondano il sostegno americano a Israele e le gravi accuse mosse dagli attivisti sul campo.