Calciatore belga aggredito in aereo dalla polizia italiana | La verità dietro la black list di Israele sconvolge tutti!

Denuncia shock di Omeonga: arresto violento dalla polizia italiana in aereo. Un caso che solleva interrogativi su razzismo e diritti. ⚖️✈️

A cura di Redazione
01 gennaio 2025 20:05
Calciatore belga aggredito in aereo dalla polizia italiana | La verità dietro la black list di Israele sconvolge tutti!
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Brutalizzato dalla Polizia italiana: la denuncia shock del calciatore Omeonga

Il mondo dello sport è scosso da una grave denuncia che coinvolge il calciatore belga Stephane Omeonga. Recentemente, il calciatore ha condiviso un video inquietante su Instagram, in cui racconta la sua drammatica esperienza avvenuta durante un volo da Roma a Tel Aviv il 25 dicembre 2024.

Omeonga, noto per aver giocato per squadre italiane come Genoa, Avellino e Pescara, è stato ammanettato dalle forze dell’ordine italiane con la motivazione di un presunto problema legato ai suoi documenti. “Dopo aver preso posto sull’aereo, sono stato accostato da uno steward per un problema con i miei documenti. Fiducioso a riguardo, ho chiesto chiarimenti,” racconta Omeonga. La situazione è rapidamente degenerata, portando all’intervento della polizia.

Il racconto di Omeonga è agghiacciante: “Dopo essere stato rimosso con la forza dall’aereo, la polizia mi ha brutalizzato, colpendomi e ammanettandomi come un criminale.” Le immagini pubblicate dal calciatore ritraggono momenti di grande violenza, sollevando interrogativi sulla condotta degli agenti coinvolti. Sulla scorta del suo racconto, Omeonga ha evidenziato di essere stato rinchiuso in una stanza senza cibo né acqua, in stato di totale umiliazione.

“Alla fine mi è stata mossa una denuncia per lesioni, nonostante fossi io a subire violenza,” prosegue il calciatore. Omeonga ha espresso la sua preoccupazione per il trattamento riservato a chi, come lui, è discriminato sulla base del colore della pelle: “Non posso tollerare alcuna forma di discriminazione. Questo arresto è solo la punta visibile dell’iceberg.”

Dopo la denuncia di Omeonga, la Polizia italiana ha giustificato il proprio intervento sostenendo che il calciatore fosse presente in una black list di Israele, motivo per cui sarebbe stato espulso dall’aereo. La Polaria, la polizia di frontiera aerea, ha dichiarato di aver agito su richiesta del capo scalo e del comandante della compagnia aerea. Prima di agire, gli agenti avrebbero tentato di risolvere la situazione attraverso un lungo confronto durato circa 40 minuti. Le conseguenze legali per Omeonga, che inclusi reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, si profilano severe, e ora rischia anche una denuncia per diffamazione.

Questa vicenda ha riacceso il dibattito sulla discriminazione razziale e sulla brutalità della polizia, evidenziando la necessità di un esame critico delle pratiche e delle politiche delle forze dell’ordine. “Dobbiamo restare uniti per educare sui temi che affliggono la nostra società e ostacolano il progresso,” ha concluso Omeonga nel suo messaggio, che ha trovato risonanza tra sportivi e attivisti di tutto il mondo. La community sportiva attende ora sviluppi su questo caso che solleva molteplici interrogativi sulla giustizia e il rispetto dei diritti umani.

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