Fedez svela il suo destino: “Dovevo già essere morto” | Cosa nascondono realmente le foglie del destino?

Fedez e le foglie del destino: "Dovevo essere già morto"

BOLOGNA – In un’affascinante puntata del podcast "Pulp", Fedez ha sorpresa il pubblico con la sua esperienza con un’antica pratica indiana, le foglie del destino. "Dovevo essere già morto", ha rivelato il rapper, rievocando le inquietanti rivelazioni emerse durante la lettura della sua foglia. Questo rito, che lega le esperienze di vita di ciascun individuo a foglie scritte in tamil antico e conservate in India, ha suscitato l’interesse e la curiosità di Fedez, inizialmente approcciato con un atteggiamento scettico.

Il racconto inizia un anno fa, in un giorno di febbraio, quando una persona incaricata di leggere la sua foglia gli ha comunicato un evento di vita personale: “Tua moglie ti ha appena sbattuto fuori di casa". Un’informazione che Fedez aveva condiviso solo con la sua assistente e sua madre, creando così un’atmosfera di crescente mistero intorno al rito.

Spinto dalla sua mental coach, Fedez ha deciso di provare questa esperienza, desideroso di capire quali potessero essere le intuizioni rivelate. “Ho affrontato questa esperienza con l’occhio più scettico, semplicemente per fare un’esperienza”, ha dichiarato. Eppure, da quel momento in poi, il rapper ha cominciato ad osservare eventi inaspettati nella sua vita, collegandoli ai risultati della lettura della foglia.

Fedez ha descritto in dettaglio come funziona il rituale: “Il tuo lettore è collegato a un bandolo in India e inizia a farti delle domande”, a volte sorprendendolo con informazioni dettagliate. Durante una sessione, il sensitivo indiano Vinod ha svelato che, secondo la foglia, il rapper sarebbe dovuto morire di cancro, un pensiero che ha colpito Fedez in profondità.

In questo contesto, sono emersi anche quattro numeri cruciali: 9, 18, 27, 36, legati a momenti salienti nella vita del rapper. Fedez ha condiviso il significato di questi numeri, rivelando esperienze traumatiche e significative: “A 9 anni subisco una molestia, a 18 conosco una ragazza e tento il suicidio per lei, a 27 conosco mia moglie, a 36 incontra nuovamente dinamiche del passato”.

Nel corso della discussione, insieme all’esperto di foglie del destino Max Ormea, Fedez ha approfondito il funzionamento di questo rito ancestrale: “Immaginate che dalla vostra impronta digitale risalgano a un bandolo. Ci sono dei lettori che vi leggono le foglie”. L’alfabeto tamil, basato su fonemi, gioca un ruolo fondamentale in questo processo di lettura e interpretazione.

Infine, il rapper ha chiarito qual è il fine ultimo di questo rituale: “Lo scopo è darti dei rimedi per far sì che quell’incidente mortale diventi un incidente in cui tu ti ferisci”. Attraverso questa pratica, si cerca di modificare il destino, rendendo la vita meno drammatica e più gestibile.

Con il suo racconto, Fedez ha aperto un dibattito sulle credenze e su come il nostro passato può influenzare il presente. Le foglie del destino non sono solo un rito, ma un modo per affrontare e comprendere le sfide della vita.