Giudici di pace in crisi | La sorprendente mossa del Governo che potrebbe cambiare tutto!

Giustizia in crisi: gli avvocati lanciano un allarme sui Giudici di Pace, mentre il Governo promette riaperture

BOLOGNA – La situazione della giustizia in Italia è sempre più critica, con i giudici di pace che si trovano al collasso a causa di carenze di personale e risorse. A lanciare questo allarme è Giampaolo Di Marco, segretario generale dell’Associazione nazionale forense, che in una dichiarazione ha esortato il Governo ad intervenire con urgenza: "Si faccia presto, non c’è più tempo".

Il Governo, nel frattempo, ha annunciato la revisione della geografia giudiziaria italiana, prevedendo la riapertura di alcune sedi giudiziarie soppresse dall’infausta riforma del 2012. Tra le principali novità, si segnala l’istituzione del nuovo Tribunale della Pedemontana veneta, a Bassano del Grappa. Questa iniziativa è stata comunicata dal sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, durante un’interrogazione al Senato.

Nonostante l’accoglienza favorevole della proposta governativa, Di Marco ha espresso preoccupazione per il fatto che molte misure recenti sembrano andare nella direzione opposta. Le problematiche relative al contributo unificato e alle complicazioni del processo penale telematico sono solo alcune delle criticità che necessita una risposta immediata. "Occorre ripensare non solo il ruolo della giurisdizione, ma anche il metodo di esercizio e l’organizzazione della giustizia", ha aggiunto il segretario.

Il Governo ha in programma di presentare nel giro di pochi giorni uno schema di disegno di legge per la riapertura dei tribunali, ma le modalità di attuazione sono ancora oggetto di dibattito. Delmastro ha spiegato che le piante organiche del personale magistrale e amministrativo saranno definite in modo da rispondere efficacemente alle reali esigenze territoriali, tenendo in considerazione anche il flusso di nuove cause.

Delmastro ha ribadito che la capacità di risposta del ministero alla domanda di giustizia è di massima priorità, con un focus specifico sulle realtà insulari e delle aree interne, dove la legalità deve essere preservata e promossa. "La stagione dell’arretramento dello Stato nei presidi di legalità sul territorio è finita", ha affermato, anticipando che ci sarà una riflessione periodica sulla situazione di tutti gli uffici giudiziari.

La proposta di riapertura dei tribunali sembra quindi rappresentare un primo passo verso un sistema giudiziario più efficiente e accessibile. Tuttavia, le sfide rimangono numerose e la sollecito alla scadenza avanzato dagli avvocati fa capire che le riforme necessarie dovranno essere implementate rapidamente per garantire una giustizia di prossimità che sia realmente a servizio dei cittadini.