Scarcerato il marito innocente di Rosa Vespa | Ma come è possibile che non sapesse la verità sulla bambina?

Moses Acqua scarcerato: estraneo al rapimento della piccola Sofia. Rosa Vespa ammette le sue colpe. Scopri i dettagli di questa drammatica vicenda! 🚨👶✨

A cura di Redazione
24 gennaio 2025 16:30
Scarcerato il marito innocente di Rosa Vespa | Ma come è possibile che non sapesse la verità sulla bambina?
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Scarcerato il marito di Rosa Vespa: “Estraneo al rapimento della piccola Sofia”

Una svolta significativa nelle indagini sul rapimento della neonata Sofia, avvenuto nella clinica Sacro Cuore di Cosenza. Nelle ultime ore, il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta di scarcerazione di Moses Acqua, marito di Rosa Vespa, colpevole del rapimento. L’uomo, originario della Nigeria, ha lasciato la struttura carceraria di Cosenza dopo essere stato ritenuto estraneo ai fatti.

L’avvocato difensore di Moses, Gianluca Garritano, ha espresso la sua soddisfazione per la decisione del giudice, affermando: “Il mio assistito è completamente innocente. Ha scoperto che la bambina non era sua figlia solo una volta tornato a casa, poco prima che arrivasse la polizia. Moses è stato vittima delle bugie di sua moglie.” Queste parole sottolineano l’innocenza dell’uomo, caduto vittima del piano architettato dalla moglie.

Rosa Vespa, invece, rimarrà in carcere. La donna, difesa dall’avvocatessa Teresa Gallucci, ha confessato di aver pianificato il rapimento della neonata, ammettendo di aver agito da sola. È emerso che Rosa aveva finto una gravidanza per mesi, ingannando non solo il marito, ma anche i familiari, presentando nomi inventati e storie per sostenere la sua menzogna.

Le indagini rivelano un piano premeditato: Rosa Vespa ha simulato una gravidanza e ha convinto il marito della veridicità della situazione. Moses Acqua, ignaro di tutto ciò, era convinto che la bambina, portata via dalla clinica, fosse realmente figlia sua. Il pubblico ministero ha chiarito che non vi è stato alcun coinvolgimento consapevole dell’uomo nel rapimento, e la sua presenza all’ospedale è stata vista come parte della messinscena orchestrata dalla moglie.

In seguito all’interrogatorio, Rosa Vespa ha confermato il suo ruolo nel rapimento e ha spiegato le motivazioni alla base del gesto. L’avvocatessa Gallucci ha avanzato la richiesta di una valutazione psichiatrica per la donna, il cui esito potrebbe illuminare le ragioni che hanno portato a tale comportamento estremo. Il giudice ha acconsentito a quest’analisi, che verrà effettuata per chiarire eventuali aspetti legati alla condizione mentale di Rosa al momento dei fatti.

La vicenda, che ha colpito profondamente l’opinione pubblica, continua a suscitare interrogativi e a rimanere sotto la lente di ingrandimento delle autorità. Con la scarcerazione di Moses e il caso ancora aperto riguardo alle reali motivazioni di Rosa Vespa, si attendono ulteriori sviluppi nelle indagini sul rapimento della piccola Sofia.

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