Meloni rimpatria un criminale accusato di stupri | Conte la accusa di complicità morale e irresponsabilità!

Conte accusa Meloni di complicità morale per il rimpatrio di un criminale accusato di reati gravi. Un appello alla legalità e alla responsabilità. 🚨⚖️

A cura di Redazione
05 febbraio 2025 07:51
Meloni rimpatria un criminale accusato di stupri | Conte la accusa di complicità morale e irresponsabilità!
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Caso Almasri, Conte critica duramente Meloni: “Complice morale di ogni stupro e violenza

ROMA – Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha lanciato un attacco incisivo contro la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in merito al controverso caso di rimpatrio del criminale Almasri. Durante un’intervista a ‘Cinque minuti’ su Raiuno, Conte ha sottolineato la responsabilità della Meloni nella questione, affermando: “Doveva riferire, è responsabile come i ministri”.

L’ex premier ha spiegato come la presidente del Consiglio fosse stata informata della situazione e che, di conseguenza, dovesse presentarsi in Parlamento per rendere conto delle sue azioni. “Questa vicenda riguarda il Governo nella sua interezza,” ha affermato Conte, aggiungendo che Meloni “deve venire da donna, da madre, cristiana a spiegare” il suo comportamento. L’oggetto della contestazione risiede nell’aver utilizzato un volo di Stato per rimpatriare un individuo accusato di gravi reati, tra cui stupri su minori.

Conte ha proseguito la sua critica, affermando che “questo Governo è una vergogna nazionale e internazionale,” accusando Meloni di minare la legalità internazionale. Secondo il leader M5s, la presidente del Consiglio sarà considerata un “complice morale” di ogni crimine che Almasri potrebbe commettere una volta tornato in Libia.

Durante lo stesso dibattito, il giornalista Bruno Vespa ha posto un’osservazione su Almasri, definendolo “un pezzo dello Stato libico”. Conte ha risposto con fermezza, sostenendo che la responsabilità di rispettare le leggi internazionali non può essere ignorata, e che avrebbe assicurato l’indagato alla giustizia internazionale se fosse stato al potere.

In un momento di frustrazione apparente, Conte ha difeso la sua storia politica, sottolineando la propria disponibilità a presentarsi in Parlamento ogni volta che necessario, e ha criticato Meloni per la sua assenza in questa situazione cruciale.

“Se qualcuno ci sta ricattando, Meloni deve dirlo in Parlamento,” ha affermato Conte, sollecitando la presidente a chiarire le motivazioni dietro le sue azioni. Il leader M5s ha concluso il suo intervento sottolineando il fallimento del governo nel gestire la crisi migratoria e i crescenti sbarchi di migranti, incalzando Meloni a rendere conto delle sue decisioni in un contesto di legalità e giustizia.

Questo scontro politico è destinato a infiammare ulteriormente il dibattito pubblico, mentre l’attenzione sulla sicurezza e sulla giustizia in contesti complessi come quello libico continua a rappresentare un tema caldo e controverso nel panorama politico italiano.

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