Corpo in una valigia riaffiora dall'Adda | Chi è davvero il compagno della babysitter uccisa?
Scoperta agghiacciante lungo l'Adda: il corpo di una donna in una valigia potrebbe essere quello della babysitter scomparsa. Autopsia in corso. 🕵️♀️🪦

Tragico ritrovamento sul fiume Adda: il corpo di una donna in una valigia potrebbe essere quello di Jhoanna Nataly Quintanilla
MILANO – Una domenica insolitamente serena si è tramutata in un incubo per alcuni passanti lungo le sponde del fiume Adda, in provincia di Lodi. Nel pomeriggio di ieri, un macabro ritrovamento ha scosso la comunità locale: un corpo femminile è emerso dall’acqua, incastrato in una valigia. Le prime indagini fanno ritenere che possa trattarsi di Jhoanna Nataly Quintanilla, la babysitter 40enne uccisa dal compagno a Milano poco più di un mese fa.
Il ritrovamento è avvenuto nei pressi di Spino d’Adda, dove il corpo galleggiava parzialmente tra la vegetazione. L’intervento di sommozzatori e forze dell’ordine, durato diverse ore, ha permesso di recuperare il cadavere, che ora è stato affidato al medico legale per l’autopsia, necessaria a confermarne l’identità.
Nataly era scomparsa il 24 gennaio, e solo due settimane dopo il suo compagno, Pablo Heriberto Gonzalez Riva, è stato arrestato. L’uomo ha confessato il femminicidio, giustificando l’atto come frutto di un gioco erotico andato male. Le telecamere di sorveglianza lo avevano "incastrato", mostrando le immagini di lui che traeva un grosso borsone nero dal loro appartamento.
Le incongruenze nella versione fornita da Gonzalez Riva hanno alimentato i sospetti della procura, la quale sta indagando su una possibile motivazione legata a un’altra donna. Stando a quanto emergerebbe, l’uomo avrebbe agito con l’intento di liberarsi del corpo, gettando la valigia nel fiume per facilitarne il nascondiglio.
"L’ha buttata via come un sacco di spazzatura", ha denunciato una delle amiche di Nataly, Danielly Guillèn, manifestando la propria indignazione per la brutalità dell’atto e l’assenza di rispetto da parte dell’assassino. Queste parole sottolineano la triste realtà di una donna ancora in vita fino al momento della sua tragica scomparsa.
L’attesa ora è rivolta ai risultati dell’autopsia, che potrebbero apportare chiarezza sulle circostanze della morte e confermare l’identità del corpo ritrovato. Nel frattempo, la comunità e le autorità continuano a seguire l’inchiesta con apprensione e speranza di giustizia per Nataly, una vittima di violenza di genere che non verrà dimenticata.