Femminicidi in aumento: l'Europa e il Mediterraneo in crisi | Perché le leggi non bastano e le donne sono ancora in pericolo?
Femminicidi in aumento in Europa e in Nord Africa, l'appello di 62 ONG per proteggere i diritti delle donne. Unisciti alla lotta per il cambiamento! 💪🌍❤️

Aumento allarmante dei femminicidi: la denuncia di Euromed Rights
In occasione della Giornata internazionale della donna, EuroMed Rights ha pubblicato un documento di posizione che denuncia l’allarmante aumento dei femminicidi nell’area euro-mediterranea. Con il coinvolgimento di 61 organizzazioni per i diritti umani, il rapporto evidenzia una realtà drammatica, con il numero di donne uccise che continua a crescere in molte nazioni, compresa l’Italia, che ha registrato nel 2024 99 femminicidi.
Dati inquietanti provenienti da un’ampia gamma di fonti mostrano che in Europa i femminicidi rappresentano il 64% degli omicidi complessivi, un valore che tradotto significa circa 2.300 donne uccise, la maggior parte da un partner o ex partner. La situazione è ancora più grave in Africa, dove nel 2023 sono state uccise 21.700 donne da un familiare, rendendo la regione la più colpita dal fenomeno.
Il report di EuroMed Rights denuncia la situazione in diversi Paesi. In Turchia, la crisi dei femminicidi è peggiorata: sono stati registrati 299 femminicidi nei primi mesi del 2024. Di fronte a questa escalation, le organizzazioni femministe chiedono che la Turchia riprenda gli impegni previsti dalla Convenzione di Istanbul, che rappresenta uno strumento fondamentale nella lotta contro la violenza di genere.
Egitto: un’epidemia di femminicidi
In Egitto, il fenomeno è definito come un’epidemia; report recenti citano tre femminicidi in una sola settimana. L’impunità che circonda tali crimini, unitamente alla mancanza di misure di protezione adeguate, espone quotidianamente le donne a pericoli crescenti. In Giordania, il femminicidio legato all’onore continua a essere tollerato, con un sistema giudiziario che applica pene ridotte per questi omicidi, perpetuando la cultura dell’impunità.
La mancanza di dati, specie in Marocco, Algeria e Tunisia, rende difficile un’analisi accurata del fenomeno. Senza il riconoscimento del femminicidio come categoria legale, molti omicidi di donne non vengono neppure registrati, venendo erroneamente catalogati come suicidi o crimini passionali. Questo clima di silenzio attorno alla violenza di genere favorisce una normalizzazione di episodi violenti all’interno delle famiglie.
Numeri in crescita in Europa
Per quanto riguarda gli Stati europei che si affacciano sul Mediterraneo, il rapporto evidenzia che nel 2024 la Francia ha registrato 93 femminicidi, mentre l’Italia ha visto un record preoccupante di 99 donne uccise. Anche in Spagna, dove la legislazione contro la violenza di genere è considerata tra le più avanzate, i numeri rimangono inquietanti: sono state uccise 31 donne, con 12 omicidi nella sola Catalogna.
Richiesta di azioni concrete
Il documento di EuroMed Rights chiarisce che i femminicidi non sono eventi isolati, ma il frutto di disuguaglianze strutturali e del crescente silenziamento delle voci femministe. Gli attivisti chiedono ai governi della regione di riconoscere formalmente il femminicidio come crimine distorto, allineandosi agli standard della Convenzione di Istanbul. L’Unione Europea, da parte sua, è esortata a mettere la lotta contro il femminicidio e la violenza di genere al centro delle proprie politiche di cooperazione con i Paesi mediterranei.
In definitiva, la continua escalation dei femminicidi in tutta l’area euro-mediterranea richiede un impegno urgente e globale per affrontare le radici della violenza di genere e garantire la giustizia e la protezione delle donne.