70.000 in corteo per il 25 Aprile | La politica italiana si spacca tra memoria e tensione!
Milano si prepara a un 25 aprile di grandi emozioni e polemiche: attese 70.000 persone, tra memoria, politica e tensioni. Unisciti al corteo! 🇮🇹✊🌍

25 APRILE A MILANO: UN CORTILE INFUOCATO TRA MEMORIA E CONFLITTI ATTUALI
Milano si prepara a vivere un 25 aprile carico di emozioni e tensioni. Quest’anno, in occasione dell’80esimo anniversario della Liberazione, la città sta organizzando un corteo imponente, con oltre 70.000 partecipanti attesi. Tuttavia, l’atmosfera è segnata da polemiche e divisioni, che riflettono le sfide politiche e sociali che l’Italia affronta oggi.
Il cuore della manifestazione sarà il tradizionale corteo, che partirà da Corso Venezia alle 14.30 e si concluderà in Piazza Duomo. Tra i relatori sul palco finale si prevede la presenza del sindaco Beppe Sala, dei rappresentanti dell’ANPI, del segretario generale della CGIL Maurizio Landini e della storica partigiana Sandra Gilardelli, che a quasi cent’anni continua a portare il messaggio di libertà.
Tuttavia, la sicurezza rimane una priorità. Le autorità hanno previsto un importante dispiegamento di forze dell’ordine per garantire l’ordine pubblico, compreso l’utilizzo di "micro dispositivi" lungo il percorso del corteo per monitorare eventuali tensioni. Questo, considerando che l’anno scorso si erano verificati disordini e le condizioni attuali potrebbero essere persino più volatile.
Tra i motivi di tensione spicca la presenza della Brigata Ebraica, forte della propria storia e significato nella lotta antifascista, che marcerà con misure di sicurezza specifiche. Dall’altro lato, un blocco pro-Palestina ha organizzato una mobilitazione in concomitanza, sotto la rete “No Ddl Sicurezza”, evidenziando le sfide attuali legate alla situazione in Medio Oriente. "Siamo la Resistenza di oggi", affermano gli attivisti, mettendo in risalto la reinterpretazione della Resistenza in chiave contemporanea, ma correndo il rischio di innescare contrapposizioni pericolose.
L’assetto politico sarà evidentemente diviso nel corteo. Leaders di diversi partiti, come Elly Schlein del PD, Carlo Calenda di Azione e Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana, hanno confermato la loro partecipazione. Anche il Movimento 5 Stelle parteciperà, mentre la Regione Lombardia ha scelto di disertare l’evento con il presidente Attilio Fontana assente e la giunta rappresentata solo simbolicamente.
Questa scelta ha suscitato reazioni forti, soprattutto tra il centrosinistra, che ha definito l’assenza della Regione come "una scelta dal peso politico evidente". Pierfrancesco Majorino (PD) ha aggiunto che tale sobrietà potrebbe rappresentare un tentativo di "affossare la memoria antifascista".
"Un po’ partigiani bisogna esserlo sempre": è il messaggio del sindaco Sala che, pur invitando alla pacatezza, suggerisce come il 25 aprile debba restare una giornata di riflessione e senso civico.
In conclusione, mentre il corteo si prepara a concludersi con un concerto alla Scala, la vera sfida sarà mantenere vivo il significato del 25 aprile, contrastando le provocazioni e le divisioni. Riuscirà Milano a onorare adeguatamente la propria storia con un messaggio di unità e solidità? Solo il tempo lo dirà.