Agricoltura in crisi | La verità che non vogliono raccontarti sul Green Deal e la nostra autonomia produttiva!
Autonomia e sostenibilità sono cruciali per l'agricoltura. Il presidente Ana, Cantelli Forti, lancia un appello: attenzione al Green Deal! 🌱🚜🌍

Agricoltura, Cantelli Forti (Ana): “Serve autonomia, occhio al green deal”
BOLOGNA – L’attenzione sul settore agricolo è fondamentale, soprattutto alla luce delle nuove regole europee e del Green Deal, che rischiano di trasferire la produzione agro-alimentare in altri paesi. Giorgio Cantelli Forti, presidente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura (Ana), ha posto queste questioni cruciali nell’ambito dell’inaugurazione del 218esimo anno accademico, tenutasi nella storica sala dello Stabat Mater del palazzo dell’Archiginnasio.
Secondo Cantelli Forti, "Mettere in crisi il mondo agricolo vuol dire mettere in crisi un settore primario", che ha sempre forgiato opportunità per i giovani. L’importanza di mantenere un equilibrio tra sviluppo sostenibile e qualità dei prodotti è fondamentale, specialmente in vista dell’approssimarsi della nuova Politica Agricola Comune (Pac).
Un altro tema sollevato è l’abbandono delle campagne e delle zone montane, un fenomeno che, in caso di eventi climatici estremi, può portare a gravi conseguenze per le valli alluvionali. "Ogni secolo ha le sue sfide di siccità e piovosità," ha aggiunto, sottolineando l’importanza della manutenzione dei boschi e dei canali per prevenire tali problematiche.
Cantelli Forti ha evidenziato anche che "non possiamo risolvere le criticità della pianura se trascuriamo la montagna". Per affrontare questo annoso problema, è essenziale incentivare i giovani a rimanere nelle aree collinari e montane. Citando iniziative come il “centro di biodiversità” di Granaglione, ha evidenziato la necessità di rilanciare l’occupazione nei boschi e nelle campagne, coinvolgendo anche i Carabinieri forestali.
Il presidente dell’Ana ha anche messo in discussione l’impatto dei dazi e delle “scorrettezze commerciali” sul mercato agricolo, che rappresentano delle vere e proprie calamità per i produttori locali. Questo contesto è complesso, e richiede un’azione concertata per garantire un equo supporto al settore, non solo da un punto di vista economico ma anche qualitativo.
Guardando al futuro, Cantelli Forti ha ribadito che “dai anni ’50 ad oggi, la vita media è raddoppiata, e questo è dovuto alla migliorata qualità e quantità degli alimenti”. Se da un lato l’industria agricola ha fatto progressi straordinari, «dall’altro, non è giusto che nel mercato arrivino prodotti di qualità inferiore a prezzi equivalenti». La responsabilità, a suo avviso, ricade anche sui consumatori, che devono rimanere consapevoli della differenza tra i diversi livelli qualitativi dei prodotti.
In un altro momento significativo della cerimonia, il generale di corpo d’armata Andrea Rispoli, premiato dalla Ana, ha sottolineato il ruolo fondamentale della sostenibilità e della cura del territorio. "La sostenibilità è un tema cruciale, anche culturale," ha affermato, evidenziando la necessità di prendersi cura della nostra flora e fauna.
"A gran voce," ha detto, "è fondamentale garantire un buon reddito agli agricoltori, soprattutto a quelli più giovani", tema rilanciato anche da Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, che ha esortato a sfruttare la digitalizzazione per attrarre le nuove generazioni nel settore agricolo.
L’incontro, che ha visto la partecipazione di importanti esponenti del settore, ha concluso con la consegna dell’Albero di Falcone, segno tangibile di un impegno duraturo per la natura e la sostenibilità. Con tali iniziative, l’Accademia Nazionale di Agricoltura continua a giocare un ruolo chiave nella salvaguardia dell’agricoltura italiana, promuovendo una maggiore consapevolezza e responsabilità ambientale.