Cina rifornisce la Russia con munizioni cinesi in Ucraina | La verità che Pechino non vuole che scopriamo!
Scopri come la Cina alimenta la guerra in Ucraina con forniture strategiche a Mosca. Un intrigo di munizioni e mercenari svelato! 🔍💣🌍

Munizioni, mercenari e tecnici: la crescente influenza della Cina nella guerra russa in Ucraina
ROMA – Nell’estate del 2023, un episodio drammatico ha gettato nuovo materiale sul già complesso quadro della guerra in Ucraina. Un sergente delle forze speciali ucraine, Zhakhar, ha rinvenuto munizioni cinesi sul campo di battaglia, rivelando che la Cina non è una semplice spettatrice del conflitto, ma un attore coinvolto, nonostante le sue reiterate negazioni. Questo ritrovamento ha fatto da catalizzatore per un’accusa più ampia da parte di Kiev, che accusa Pechino di alimentare le capacità militari della Russia.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha recentemente affermato: “Presto sveleremo prove della presenza di tecnici cinesi in Russia, impegnati nella produzione di armi.” Segnali inquietanti sono emersi anche dalla cattura di due cittadini cinesi sul terreno, implicati in attività di mercenari al fianco delle forze russe.
I "Discord leaks" del 2023 sono intervenuti a fare chiarezza, rivelando che la Cina approva forniture di beni a doppio uso per Mosca, ma con la condizione che appaiano di utilizzo civile. Tra questi materiali vi sono droni, circuiti elettronici, sistemi GPS e cuscinetti a sfera. Questi ultimi, apparentemente innocui, hanno registrato un incremento esorbitante delle esportazioni dalla Cina alla Russia, con un aumento del 345% nel solo 2023.
La situazione si complica ulteriormente con un aumento del 70% delle importazioni russe di nitrocellulosa, un componente essenziale per l’artiglieria, proveniente da nazioni "insospettabili" come Turchia, Germania, Stati Uniti e persino Taiwan. Questa dinamica suggerisce un flusso costante e strategico di risorse tra i due paesi, che va oltre il semplice scambio commerciale.
Non è tuttavia un rapporto unidirezionale. Secondo le fonti del Telegraph, mentre la Cina fornisce alla Russia tecnologia e componenti, Mosca ricambia fornendo gas, petrolio e carbone. Tale interscambio ha reso Pechino il principale acquirente di energia russa, stabilendo un legame economico sempre più forte.
Anche l’Ucraina ha storicamente collaborato con la Cina, acquistando droni e sistemi ottici. La denuncia di Zelensky va pertanto interpretata non solo come un’accusa, ma come parte di una strategia più ampia per rimodellare le alleanze geopolitiche. L’obiettivo è dimostrare che la Cina non è neutrale, ma piuttosto un attore ostile, con l’auspicio di riallineare l’Occidente e capitalizzare su un crescente sentimento anti-cinese, in particolare negli Stati Uniti.
Con il panorama della guerra in Ucraina che continua a mutare, la questione del coinvolgimento cinese si conferma cruciale, sollevando interrogativi su come questa dinamica influenzerà sia il conflitto che le relazioni internazionali future.