Crescita del PIL cinese sorprendente | Ma i dazi americani minacciano la stabilità economica!
Crescita sorprendente per la Cina nel 2025! Con un aumento del PIL e consumi in salita, ma attenzione ai dazi USA in arrivo. Scopri di più! 📈🇨🇳💼

Crescita economica in Cina: il primo trimestre 2025 supera le aspettative, ma il futuro è incerto
ROMA – Il primo trimestre del 2025 ha visto la Cina registrare una crescita economica sorprendente, con un aumento del 5,4% su base annua, attribuibile a consumi robusti e a una ripresa della produzione industriale. Tuttavia, l’euforia suscitatasi attorno a questi risultati rischia di essere di breve durata; gli analisti avvertono che l’impatto dei dazi imposti dagli Stati Uniti potrebbe frenare l’attuale slancio.
Il Prodotto Interno Lordo (PIL) ha mostrato un incremento dell’1,2% rispetto al trimestre precedente, anche se ha rallentato rispetto all’1,6% registrato a fine 2024. Fino a questo punto, l’export ha continuato a mantenere una performance brillante, ma per molti esperti il picco di marzo riflette solo un "colpo di reni" delle aziende, che hanno accelerato le spedizioni in previsione dei dazi. A questo proposito, ci sono timori che l’effetto positivo di queste spedizioni possa svanire già a partire dal prossimo trimestre.
Le proiezioni per l’intero 2025 appaiono preoccupanti, con stime che indicano una crescita attesa attorno al 4,5%. Diverse istituzioni finanziarie, tra cui ANZ e UBS, hanno rivisto le loro previsioni in calo, da 4,8% a 4,2% e da 3,4% rispettivamente. Le affermazioni di UBS sulla tempesta tariffaria evidenziano che si tratta di un "evento senza precedenti" che richiederà "aggiustamenti profondi" per affrontarlo.
Nonostante le incertezze, ci sono segnali di segno positivo all’interno dell’economia cinese. A marzo, le vendite al dettaglio sono aumentate del 5,9% e la produzione industriale ha registrato un incremento del 7,7%, superando le aspettative. Le categorie trainanti sono state l’elettronica e i mobili, favoriti da un programma governativo di sostegno alla sostituzione dei beni di consumo.
Tuttavia, la crisi del mercato immobiliare continua a pesare sull’economia, con un crollo degli investimenti immobiliari dell’9,9% nei primi tre mesi dell’anno, mentre i prezzi delle nuove abitazioni rimangono statici. L’economia cinese sembra muoversi su due binari: uno in ripresa, l’altro in crisi.
Secondo Raymond Yeung di ANZ, la Cina si trova in una situazione simile a quella del 2020, durante la pandemia di Covid-19, e nel 2008, all’epoca della crisi finanziaria globale. Per evitare un ulteriore deterioramento, sarà necessaria una “massiccia espansione fiscale”.
In conclusione, mentre la crescita del PIL offre un leggero motivo di ottimismo, è necessario prepararsi ad affrontare le sfide incombenti, in particolare quelle derivanti dai dazi americani e dalla crisi del mercato immobiliare. La Cina si appresta a navigare in acque tumultuose, e gli sviluppi futuri saranno cruciali per il suo percorso economico.