Dazi in crisi: Meloni avverte l'Ue | Gli alleati si stanno allontanando?
Meloni invita l'UE a rimuovere i dazi autoimposti per affrontare la sfida economica. Il 17 aprile, incontrerà Trump a Washington. Scopri di più! 🚀🇮🇹

Dazi: Meloni contro le restrizioni autoimposte dell’UE
Roma, 8 aprile 2025 – In un incontro con le categorie economiche, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha lanciato un appello all’Unione Europea, affermando che per affrontare la situazione attuale occorre "togliere i dazi che ci siamo autoimposti". Le dichiarazioni di Meloni arrivano mentre l’Europa si trova a fronteggiare le tariffe elevate imposte dagli Stati Uniti su diversi prodotti.
“Se l’Europa pensa di sopravvivere a questa fase continuando a far finta di niente, non sopravvivrà”, ha detto Meloni, sottolineando che i dazi americani hanno messo a nudo una crisi più ampia che richiede un’azione urgente. La premier ha specificato che tra le norme in discussione ci sono le regolazioni del Green Deal, che, secondo lei, stanno danneggiando gravemente il settore industriale e automotive italiano: “Se queste norme non erano sostenibili ieri, non lo sono a maggior ragione oggi”.
Meloni ha invitato a richiedere “fortissime correzioni” al piano di regolamentazione ambientale europeo. Ha poi elencato la necessità di rafforzare la competitività delle imprese italiane e di semplificare la legislazione, affermando che l’Unione è "soffocata dalle regole".
“Chiederemo in Europa una rapida approvazione del primo dei pacchetti omnibus, che può dare un segnale importante ai settori produttivi”, ha aggiunto, promuovendo una maggiore cooperazione a livello europeo.
Mentre la Premier si prepara a recarsi a Washington il 17 aprile per discutere con il presidente Trump, viene sottolineata anche la possibilità di un accordo "zero per zero" per azzerare i dazi reciproci sui prodotti industriali. “Questo è il negoziato che deve vederci impegnati a tutti i livelli”, ha affermato Meloni, rinnovando il suo impegno a perseguire una politica interattiva e cooperativa con gli Stati Uniti.
Un nuovo patto per le categorie produttive
In questo contesto, Meloni ha proposto un nuovo patto alle categorie produttive e alle organizzazioni sindacali per affrontare la delicata congiuntura economica che il Paese si trova a vivere. “Dobbiamo utilizzare la crisi per rendere il nostro sistema economico più produttivo e competitivo”, ha sottolineato la Premier, richiamando l’idea che le crisi, tradotte etimologicamente dal greco, rappresentano scelte e decisioni.
Meloni ha espresso preoccupazione per l’impatto dell’allarmismo sul PIL italiano, definendo “molto difficile” valutare le conseguenze reali delle tariffe americane, ma avvertendo che “il panico potrebbe causare danni maggiori di quelli causati dalle stesse misure”. Le aziende colpite non riguardano soltanto quelle direttamente connesse all’export verso gli Stati Uniti.
Per far fronte alla situazione, il governo ha stanziato 32 miliardi di euro attraverso vari strumenti, tra cui il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), la revisione della politica di coesione e il Piano Sociale per il Clima. Meloni ha spiegato che “14 miliardi dalla revisione del PNRR saranno destinati a sostenere l’occupazione e aumentare l’efficienza della produttività”.
Verso un’Europa più reattiva?
Infine, la Premier ha puntato l’attenzione sul rischio di sovrapproduzione da parte di paesi come la Cina, chiedendo l’istituzione di una task force europea per monitorare le importazioni. “È necessario evitare che la sovrapproduzione della Cina e di altri Paesi colpiti dai dazi statunitensi influisca su di noi”, ha concluso Meloni, esprimendo l’intenzione di affrontare questa e altre importanti questioni nelle prossime settimane.
Mentre le tensioni tra Europa e Stati Uniti continuano a crescere, gli sviluppi futuri indicano che la strategia e l’unità dell’Unione Europea potrebbero essere messe a dura prova.