Dazi Usa allarmano il FMI | Le conseguenze che nessuno sta prevedendo!

Allerta FMI sui dazi USA: rappresentano un rischio per la crescita globale. È fondamentale trovare soluzioni costruttive per il commercio 🌍💼✨

A cura di Redazione
04 aprile 2025 10:34
Dazi Usa allarmano il FMI | Le conseguenze che nessuno sta prevedendo! -
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L’allerta del Fondo Monetario Internazionale: “I dazi un rischio per le prospettive globali”

ROMA – I dazi imposti dagli Stati Uniti rappresentano un rischio significativo per le prospettive economiche globali, specialmente in un contesto di crescita stagnante. Questa dichiarazione proviene da Kristalina Georgieva, direttrice del Fondo Monetario Internazionale (FMI), che ha rilasciato tali commenti tramite un comunicato pubblicato sul sito dell’istituzione.

Georgieva ha espresso la sua preoccupazione e ha auspicato che gli Stati Uniti e i loro “alleati commerciali” possano lavorare insieme in maniera costruttiva per risolvere le tensioni e ridurre l’incertezza economica. Le sue affermazioni arrivano in un momento critico, in cui le politiche commerciali possono avere un impatto profondo e duraturo sull’economia globale.

L’FMI sta attualmente analizzando le implicazioni macroeconomiche risultanti dai dazi recentemente annunciati dall’amministrazione Trump. Infatti, nel corso di una conferenza mercoledì, il presidente americano ha comunicato l’imposizione di dazi “reciproci” su una vasta gamma di prodotti importati da numerosi paesi, con aliquote variabili che vanno dal 10% al 50%.

Le nuove tariffe colpiscono in particolare i seguenti paesi: l’Unione Europea sarà soggetta a una tariffa del 20%, mentre per la Cina si prevede un dazio del 34%. Vecchie e nuove relazioni commerciali si trovano a dover affrontare sfide considerevoli: il Vietnam subirà un 46%, Taiwan un 32%, e anche nazioni come il Giappone (24%), l’India (26%) e la Corea del Sud (25%) si trovano coinvolte in questa guerra tariffaria.

Inoltre, altri paesi, come la Thailandia e la Svizzera, affronteranno aumenti delle tasse d’importazione del 36% e del 31% rispettivamente, mentre l’Indonesia, la Malesia e la Cambogia riceveranno dazi sino al 32%, 24% e 49%. Gli effetti di queste misure non influenzeranno solamente le economie dirette coinvolte, ma anche quelle di paesi come il Bangladesh, il Sudafrica e Israele, dove la logistica globale e le catene di fornitura saranno messe alla prova.

In questo panorama complesso e in evoluzione, l’appello della Georgieva è chiaro: è essenziale che venga ripristinato un dialogo costruttivo per salvaguardare la crescita economica globale. La comunità internazionale è con il fiato sospeso, in attesa di osservare come si evolveranno le relazioni tra le nazioni e come queste nuove politiche di dazio influenzeranno l’economia mondiale.

✅ Fact CheckFONTE VERIFICATA

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