Indagato per un omicidio misterioso | Il marito di Liliana Resinovich ha segreti che potrebbero ribaltare l'inchiesta!

Trieste – Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich, è ufficialmente indagato per la morte della donna scomparsa nel dicembre 2021 e ritrovata deceduta venti giorni dopo, in circostanze che rimangono avvolte nel mistero. La conferma di questo sviluppo significativo è arrivata ieri sera durante il programma televisivo Quarto Grado, che ha presentato un’intervista esclusiva con Visintin, realizzata all’interno della sua casa subito dopo la perquisizione condotta dalle autorità.

Gli inquirenti hanno sequestrato diversi oggetti personali e dispositivi elettronici, elementi cruciali per analizzare i movimenti del 72enne fotoreporter nei giorni e nelle ore in cui Liliana è scomparsa. "È il momento peggiore della mia vita – ha dichiarato Visintin in televisione – ho perso mia moglie e ora mi ritrovo indagato. Ma continuerò la mia vita, con il supporto dei miei avvocati cercherò di capire come difendermi."

Una svolta dopo anni di misteri

L’inserimento di Visintin nel registro degli indagati segna una svolta in un’inchiesta costellata di contraddizioni e colpi di scena. Liliana Resinovich, ex funzionaria pubblica, è scomparsa il 14 dicembre 2021 e il suo corpo è stato ritrovato il 5 gennaio successivo, avvolto in sacchi della spazzatura con sacchetti di plastica attorno alla testa. Inizialmente, la morte fu archiviata come suicidio, ma la famiglia ha sempre ritenuto che potesse trattarsi di un femminicidio.

La situazione è stata ribaltata da una seconda consulenza medico-legale, richiesta dal Gip Luigi Dainotti. Questo nuovo documento, redatto da esperti tra cui l’antropologa forense Cristina Cattaneo, ha smentito la tesi del suicidio, suggerendo invece una morte violenta avvenuta dopo una colluttazione.

Le accuse della famiglia

I familiari di Liliana, particolarmente il fratello Sergio e l’amante Claudio Sterpin, hanno puntato il dito contro Visintin, affermando che egli avrebbe potuto avere un movente economico. "Solo lui avrebbe tratto vantaggio dalla morte di mia sorella – ha dichiarato Resinovich – tra eredità e pensione, c’era una posta in gioco importante."

La cronologia degli spostamenti fornita da Visintin per il 14 dicembre ha suscitato dubbi. La sua versione è cambiata nel tempo: inizialmente affermò di essere uscito in bicicletta per testare una GoPro, poi parlò di aver consegnato coltelli affilati per lavoro, per poi chiedere scusa specificando che aveva pedalato all’ora di pranzo. Questo mosaico di dettagli non ha convinto gli investigatori.

L’altra vita di Liliana

Nel frattempo, l’analisi del cellulare di Liliana, condotta su richiesta della famiglia, ha rivelato centinaia di messaggi tra lei e Sterpin, molti dei quali esprimevano affetto e ambizioni future. Secondo questa consulenza, Liliana stava progettando di trasferirsi dall’amante e quella mattina avrebbe dovuto raggiungerlo, ma non vi giunse mai.

Dove è avvenuto il delitto?

Malgrado ci siano nuovi elementi che chiariscono alcuni aspetti, rimangono importanti ombre su dove sia avvenuto il delitto. Gli esperti non sono riusciti a determinare con certezza se la morte sia avvenuta nel boschetto dove è stato trovato il corpo o in un’altra località. Sotto le scarpe di Liliana sono state isolate microparticelle di terreno, ma occorreranno ulteriori analisi per identificare la provenienza. Non è stato trovato alcun DNA estraneo.

Le recenti perquisizioni a casa Visintin potrebbero aprire nuove prospettive per le indagini. Gli investigatori cercano di raccogliere prove per collocare con precisione il marito nei momenti cruciali della giornata della scomparsa. Nel frattempo, Visintin continua a proclamarsi innocente, affermando: "Mi hanno tolto tutto, ma non smetterò di cercare la verità su cosa è successo a Liliana."