Missili russi colpiscono Sumy durante la Domenica delle palme | Perché il mondo deve reagire ora?

Strage a Sumy: Missili russi colpiscono in Domenica delle Palme, 31 morti e 80 feriti

BOLOGNA – Una terribile tragedia ha colpito la cittadina di Sumy, nel nord-est dell’Ucraina, dove un attacco missilistico russo ha provocato la morte di almeno 31 persone, tra cui un bambino. Secondo il ministro degli Interni ucraino, Igor Klymenko, l’attacco ha ferito anche 83 civili, di cui 7 sono bambini. L’assalto, avvenuto mentre molti cittadini si recavano in chiesa per celebrare la Domenica delle Palme, è stato definito una vera e propria strage.

“Solo dei bastardi possono fare questo”. Queste le dure parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha richiesto una “forte risposta mondiale” contro la Russia, accusata di perpetuare il terrore e prolungare la guerra. Zelensky ha sottolineato l’assurdità di colpire i civili in un giorno di festa religiosa, esprimendo la propria indignazione tramite un post su Telegram. “I missili nemici colpiscono una normale strada cittadina, la vita di tutti i giorni: case, istituti scolastici, auto in strada”, ha aggiunto, esprimendo la propria volontà di vedere la Russia trattata come “merita un terrorista”.

Anche il sindaco di Sumy, Artem Kobzar, ha commentato l’accaduto, lamentando un attacco che ha colpito direttamente i civili in un giorno che avrebbe dovuto essere di celebrazione. “In questo luminoso giorno della Domenica delle Palme, la nostra comunità ha subito una terribile tragedia”, ha affermato il sindaco, sottolineando l’orrore della situazione e gridando alla giustizia per le vittime innocenti.

Mentre la comunità internazionale osserva, le parole di Zelensky risuonano forti e chiare, richiamando a un’azione unita contro le atrocità del conflitto. L’attacco a Sumy, con il suo carico di dolore e sopportazione, riporta l’attenzione sulla guerra in Ucraina, suscitando reazioni di condanna e la richiesta di solidarietà globale di fronte a un atto di violenza inspiegabile.