Napoli accoglie l’innovazione: l’artigianato italiano si prepara a diventare IGP! | È davvero la rinascita che aspettavamo?

Scopri come Napoli Crea celebra l'artigianato italiano con dibattiti, visioni e un futuro all'insegna delle Indicazioni Geografiche! ✨🇮🇹

A cura di Redazione
15 aprile 2025 16:44
Napoli accoglie l’innovazione: l’artigianato italiano si prepara a diventare IGP! | È davvero la rinascita che aspettavamo? -
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Si è conclusa la seconda edizione di ‘Napoli Crea’: “Riconoscimento IGP per l’artigianato italiano”

NAPOLI – Si è svolta il 14 e 15 aprile la seconda edizione di ‘Napoli Crea – La rivoluzione gentile, Gli Stati Generali dell’Artigianato’, un evento che ha posto al centro dell’attenzione l’artigianato italiano, considerato un patrimonio identitario e culturale capace di generare sviluppo. L’iniziativa, promossa dall’associazione Le Mani di Napoli e patrocinata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dal Ministero del Turismo e dal Comune di Napoli, si è inserita nel calendario della Giornata Nazionale del Made in Italy, coinvolgendo una vasta gamma di attori: istituzioni, imprese, accademici e artigiani.

La Dichiarazione di Napoli: una visione per il futuro
Durante i lavori, è stata presentata la Dichiarazione di Napoli, un documento strategico che propone un nuovo approccio per l’artigianato italiano, incentrato sul riconoscimento delle Indicazioni Geografiche per le produzioni non agroalimentari. Questo rappresenta un reale cambiamento culturale, giuridico ed economico, volto a far di Napoli un modello europeo di rigenerazione urbana fondato sulla bellezza e sull’identità.

All’artigianato non si deve guardare con nostalgia, ma come a un’innovazione radicata. Questo è il messaggio principale che avvolge l’evento, suggerendo che l’artigianato deve essere visto come un “patrimonio vivente”, un’economia della cultura e un fattore di coesione necessario per la crescita del Paese.

Focus sulla sartoria e il legame con il territorio
Il primo giorno dell’evento si è concentrato sulla sartoria tradizionale, evidenziando il legame tra il settore artigianale e il territorio. È stato aperto un dibattito riguardo le Indicazioni Geografiche Protette per le produzioni artigianali non alimentari, un tema di urgenti riflessioni in vista del nuovo regolamento europeo previsto per il 1° dicembre 2025.

Questa è una festa dell’artigianato sotto una luce nuova, moderna e dinamica,” ha dichiarato Giancarlo Maresca, presidente de Le Mani di Napoli. Mentre la capo di gabinetto del Comune di Napoli, Maria Grazia Falciatore, ha sottolineato come “la bellezza generata dalla creatività può cambiare il volto della città.”

Un nuovo artigianato per l’Europa
La seconda giornata ha aperto lo sguardo su politiche internazionali e prospettive future. I rettori delle Università locali hanno ribadito quanto sia cruciale la sinergia tra accademia e artigianato. Massimo Bitonci, Sottosegretario al Ministero delle Imprese, ha evidenziato che “dal prossimo 1° dicembre sarà possibile presentare domanda per ottenere l’Indicazione Geografica Protetta anche per i prodotti artigianali e industriali, con la stessa tutela oggi riservata al comparto agroalimentare.

Lucia Borgonzoni, Sottosegretario alla Cultura, ha espresso un forte sostegno per le misure che favoriscono settori culturali e creativi, dichiarando che “molta la strada fatta fin qui” e confermando l’arrivo di oltre 151 milioni di euro per le realtà del Mezzogiorno.

Un forte messaggio di unità e impegno
Il dibattito ha evidenziato l’importanza di unire le forze politiche e le diverse anime dell’artigianato, promuovendo un più forte accesso al credito e innovazione. “Con questa iniziativa si costruisce un dialogo vero tra maggioranza e opposizione,” ha affermato Gianluca Cantalamessa, senatore della Lega.

“Da Napoli parte un messaggio chiaro: servono azioni concrete per garantire un futuro all’artigianato,” ha concluso Luigi Nave, senatore del Movimento 5 Stelle, sottolineando l’idea di un nuovo Rinascimento economico e culturale.

Conclusioni e prospettive future
L’evento ha dimostrato che Napoli è pronta a riconoscere e valorizzare il proprio artigianato come motore di sviluppo. “Napoli Crea è diventato un appuntamento fisso nel calendario culturale della città,” ha dichiarato Damiano Annunziato, Direttore Generale de Le Mani di Napoli, promettendo una terza edizione in arrivo.

L’arte e la tradizione, ora più che mai, sembrano essere destinate a ricevere il dovuto riconoscimento, proiettando il patrimonio artigianale napoletano verso un futuro brillante.

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