Nuove Voci in Conclave | Chi sarà realmente il successore di Papa Francesco?
Scopri come funziona il Conclave e i papabili successori di Papa Francesco. Gli occhi sono puntati su San Pietro per un evento storico! ⛪👀✨

Verso il Conclave: il futuro della Chiesa Cattolica
ROMA – Con l’addio a Papa Francesco, il cammino verso il Conclave si fa sempre più imminente. Non c’è ancora una data ufficiale per l’inizio delle votazioni, ma secondo le normative vaticane, questo evento dovrebbe avvenire tra 15 e 20 giorni dalla morte del pontefice. La fascia temporale indicata dai più esperti va dal 6 al 10 maggio, un periodo in cui la Cappella Sistina, sede delle votazioni, verrà chiusa al pubblico a partire dal 28 aprile, per consentire la preparazione per questo importante evento.
In questi giorni, i cardinali in grado di votare sono 135, di cui 108 nominati dallo stesso Francesco. La maggior parte di loro soggiornerà al Domus Sanctae Marthae durante il Conclave. Resteranno aperti, però, i Musei Vaticani, per permettere ai visitatori di continuare ad ammirare le meraviglie artistiche del Vaticano.
Come si svolge un Conclave
Il termine "Conclave" ha origine dal latino "Cum clave", che significa "chiuso a chiave". Questa espressione si riferisce alla pratica tradizionale di rinchiudere i cardinali per forzare l’elezione di un nuovo Papa. L’inizio del Conclave si celebra con una messa speciale chiamata pro eligendo Romano Pontefice. Durante questa cerimonia, i cardinali si riuniscono per invocare l’assistenza dello Spirito Santo nella loro scelta.
Dopo la celebrazione, il maestro delle celebrazioni pontificie pronuncia "Extra Omnes", dando così il via al segreto delle votazioni. I cardinali, riuniti sotto l’affresco del Giudizio Universale di Michelangelo, pronunciano due giuramenti: uno per rispettare i vincoli della Costituzione e l’altro per mantenere il segreto su quanto avviene all’interno della Cappella Sistina.
La procedura di voto
Il Conclave prevede generalmente due votazioni al giorno: una al mattino e una al pomeriggio. Durante ogni scrutinio, i cardinali eleggono tre scrutatori e incaricati di raccogliere i voti per coloro che non possono essere presenti. Ogni cardinale esprime il proprio voto con la frase "Eligo in Summum Ponteficem", seguita dal nome del candidato.
Al termine delle votazioni, le schede vengono bruciate per garantire la segretezza, producendo la ben nota fumata: nera se non viene eletto alcun candidato, bianca in caso contrario. Per essere eletto, un candidato deve ottenere almeno i due terzi dei voti.
L’annuncio del nuovo Papa
Una volta raggiunto un consenso, il cardinale viene interrogato se accetta l’incarico. Se accetta, viene condotto nella "stanza delle lacrime" per gestire l’emozione del momento. Dopo essersi vestito con l’abito talare bianco, il nuovo Papa torna tra i cardinali e chiude la seduta con il canto del Te Deum. L’annuncio ufficiale avviene dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro con la celebre formula "Habemus Papam".
I possibili successori
In questo periodo si intensificano le speculazioni sui potenziali successori di Papa Francesco. Tra i nomi più citati figurano gli italiani Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini, e Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede.
Tra i papabili ci sono anche il filippino Luis Antonio Tagle, il francese Jean-Marc Aveline, e il congolese Fridolin Ambongo Besungu. Non mancano le candidature di Peter Erdo, Anders Arborelius, Joseph Tobin e Juan José Omella. La tradizione dice: "Chi entra Papa, esce cardinale," ma resta alta la curiosità per scoprire chi sarà il nuovo pontefice.
Una cosa è certa: gli occhi del mondo restano puntati su San Pietro, in attesa di un importante capitolo nella storia della Chiesa cattolica.