Papa Francesco canonizzato? Ecco perché il gesuita dice di aspettare 5-10 anni!
Scopri perché il gesuita padre Sosa suggerisce di attendere per la canonizzazione di Papa Francesco. Un viaggio fra devozione e ascolto. ✝️🙏✨

Papa Francesco santo subito? Le parole di padre Arturo Sosa
BOLOGNA – Il dibattito sulla canonizzazione di Papa Francesco, scomparso di recente, si è arricchito di un nuovo punto di vista espresso dal superiore generale della Compagnia di Gesù, padre Arturo Sosa. Durante una conferenza stampa, il sacerdote ha dichiarato che la Chiesa ha una tradizione “molto saggia: aspettare un po’”. Questo suggerimento sembra quindi escludere l’idea di una canonizzazione immediata, nota come "santo subito", in favore di un’attesa che può variare tra i cinque e i dieci anni.
Secondo padre Sosa, “non si fa il giorno dopo il suo funerale”, poiché è fondamentale “maturare e conoscere meglio la sua storia”. Riferendosi al processo di canonizzazione, aggiunge che “c’è un elemento importante che è la devozione popolare”, per valutare se il candidato possa davvero ispirare il popolo di Dio. In questa fase, Sosa sottolinea l’importanza dell’insegnamento lasciato da Papa Francesco: “l’invito a che noi siamo santi”.
L’eredità di un uomo normale
Parlando della personalità di Jorge Bergoglio, padre Sosa lo descrive come “una persona normale”, sottolineando che “non credeva sempre di avere ragione” e che era sempre aperto al dialogo. “Era una persona che ascoltava” e il suo operato rappresenta un “seme che germoglierà, in una maniera o nell’altra”. Il superiore dei gesuiti ha così evidenziato che Francesco non è stato un riformatore nel senso tradizionale del termine, bensì “conseguente” alle riforme già avviate dal Concilio Vaticano II, il che lo ha portato a promuovere una Chiesa più sinodale.
La sfida della popolarità
In un contesto in cui le figure di leadership sono spesso misurate in base alla loro popolarità, padre Sosa ha messo in evidenza un aspetto distintivo di Papa Francesco. “Non ha mai cercato di accontentare tutti o misurare le sue prestazioni in base all’indice di popolarità”. Questo approccio lo ha portato a dedicarsi con profondità al servizio di Dio e all’umanità, con l’obiettivo di “contribuire alla trasformazione dell’umanità per fare del mondo una casa degna per tutti”.
Rivolgendosi al messaggio lasciato dal Pontefice, padre Sosa ha ribadito che l’invito è a “fare del mondo una casa comune, dove vivere come fratelli e sorelle”. In definitiva, la figura di Papa Francesco continua a ispirare, e il suo esempio di ascolto e dialogo rimane un faro per i fedeli.
In conclusione, la canonizzazione di Papa Francesco, mentre il dibattito è ancora in corso, pone una serie di interrogativi sulla sua eredità e sul modo in cui la Chiesa voglia procedere nella vita di un uomo che ha già lasciato un segno profondo sulla storia contemporanea.