Raid aereo sulla prigione in Yemen | Gli Stati Uniti in silenzio dopo la strage di 68 vittime innocenti?

Raid aereo degli USA in Yemen: oltre 68 morti tra migranti etiopi. Una strage che riaccende i riflettori su un conflitto dimenticato. ⚠️🌍✈️

A cura di Redazione
28 aprile 2025 11:00
Raid aereo sulla prigione in Yemen | Gli Stati Uniti in silenzio dopo la strage di 68 vittime innocenti? -
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Raid aereo americano in Yemen: almeno 68 morti in una prigione di migranti

ROMA – Una prigione che accoglieva migranti africani è stata teatro di una strage: secondo quanto dichiarato dai ribelli Houthi, un attacco aereo degli Stati Uniti ha provocato la morte di almeno 68 persone nel governatorato di Saada, una delle roccaforti dei ribelli. Le autorità americane, contattate per un commento, si sono rifiutate di fornire dettagli sull’incidente.

Questo attacco, se confermato, visiona un nuovo capitolo tragico in una guerra che perdura da più di dieci anni, affliggendo il paese più povero della Penisola Arabica. Le vittime, perlopiù di origine etiope, tentavano disperatamente di trovare un passaggio verso l’Arabia Saudita.

Il Comando Centrale americano (CENTCOM) ha emesso una nota prima della diffusione della notizia, in cui ribadisce di mantenere il riserbo sulle operazioni per motivi di sicurezza. Tuttavia, non ci sono state risposte alle accuse dei ribelli, né commenti sulle immagini strazianti trasmesse dall’emittente al-Masirah, che mostrano cadaveri, macerie e scene di disperazione fra i medici presenti.

I ribelli Houthi affermano di avere in custodia 115 migranti nel complesso colpito e parlano di 68 morti e 47 feriti. Tali cifre non sono ancora state verificate in modo indipendente, ma richiamano alla mente una tragedia simile avvenuta nel 2022, quando un attacco della coalizione saudita colpì lo stesso sito, causando 66 morti. In quell’occasione, le Nazioni Unite avevano chiarito che il luogo era un centro di detenzione e non una base militare.

In aggiunta, i raid americani sulla capitale Yemenita, Sana’a, sarebbero costati la vita ad ulteriori otto persone durante la notte. Washington ha ammesso di aver lanciato oltre 800 attacchi in un mese nell’ambito dell’Operazione Rough Rider, una campagna che si prefigge di neutralizzare i ribelli che minacciano le rotte commerciali del Mar Rosso e Israele. Nel contempo, gli Stati Uniti stanno conducenti negoziati sotterranei con l’Iran, principale sostenitore degli Houthi.

La situazione in Yemen continua a destare preoccupazione internazionale, mentre le notizie di bombardamenti e stragi si susseguono, lasciando un segno indelebile nella popolazione civile.

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