Zaia invoca una legge più severa | I cittadini sono stanchi di vedere i colpevoli liberi?
Zaia chiede urgentemente di cambiare la legge dopo l'orribile violenza su una bambina a Mestre. È tempo di agire! 🚨👶💔

Venezia: Zaia chiede una modifica della legge dopo l’orrendo caso di violenza su una bambina
Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha lanciato un appello forte e chiaro al Governo italiano, chiedendo una modifica immediata delle leggi relative alle violenze sui minori. La sua dichiarazione arriva in seguito a un agghiacciante episodio di aggressione sessuale avvenuto a Mestre, dove un aggressore recidivo ha violato una bimba di soli 11 anni. “Chi violenta una bambina non deve uscire dal carcere, è uno schifo” ha affermato Zaia, sottolineando la necessità di tutele più severe per i più vulnerabili.
Zaia ha descritto l’incidente come “una tragedia immane” che ha scosso profondamente il Veneto. Raccontando la sua reazione iniziale all’idea che una bimba di 11 anni avesse potuto subire un simile attacco, ha confessato: “Quando ho letto la notizia, ho pensato che si fossero sbagliati riguardo all’età”. La verità è stata, purtroppo, ben più terribile: un recidivo che ha fatto della violenza una costante nella sua vita.
“Va modificata subito la legge” ha continuato Zaia, esprimendo preoccupazione non solo per il futuro dell’aggressore, ma anche per il modo in cui il sistema legale gestisce questi casi. I timori del governatore riguardano la possibilità che l’aggressore possa ricevere una pena inferiore a quella che merita, con il rischio di tornare in libertà dopo pochi anni. “Questo deve marcire in carcere ed è il sentimento che abbiamo tutti noi” ha aggiunto.
Luca Zaia ha promesso di discutere la questione con il ministro della Giustizia Carlo Nordio, esprimendo un appello urgente: “Velocemente si sistemi questa situazione”. Il governatore ha evidenziato l’importanza di una risposta legislativa chiara e immediata per far sì che eventi del genere non si ripetano. Riflettendo sull’impatto di tali atrocità, ha proprio detto: “Non possiamo restare inermi davanti a sto schifo”.
Infine, Zaia ha avvertito delle conseguenze sociali di simili casi: “Poi si dice che i cittadini si fanno giustizia da soli…” ha dichiarato, indicando che, data la gravità dell’uscire impuniti, sarebbe facile comprendere il desiderio di molti di farsi giustizia da soli, un pensiero che mette in allerta sulla necessità di garantire sicurezza e giustizia.
La richiesta di Zaia non viene in un momento facile per la giustizia italiana. L’urgente modifica delle leggi che tutelano i minori è non solo desiderata, ma necessaria, per garantire che vittime come quella di Mestre non siano più costrette a vivere nel terrore e nell’impotenza.