La periferia al centro del dialogo | È ora di un nuovo papa per unire la Chiesa?

Verso il Conclave, il cardinale Nzapalainga invita a non dimenticare le periferie e a cercare un papa che unisca e guidi con amore 💖. Dialogo e solidarietà sono la chiave! 🌍✨

A cura di Redazione
05 maggio 2025 11:45
La periferia al centro del dialogo | È ora di un nuovo papa per unire la Chiesa? -
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Verso il Conclave: il cardinale africano invita a non dimenticare le ‘periferie’

ROMA – La religione deve tornare a essere un ponte di dialogo e non uno strumento di divisione. Questa è la chiamata urgente del cardinale Dieudonné Nzapalainga, arcivescovo di Bangui, in vista del Conclave che si avvicina. In un’intervista rilasciata all’agenzia Dire, il porporato ha sottolineato l’importanza di un nuovo Papa che possa unire tutti i cattolici, senza barriere geografiche o culturali.

L’incontro avviene in un contesto di sommo rispetto, nel quale i cardinali si preparano a dare l’addio a Papa Francesco, ormai venuto a mancare. “La Chiesa oggi piange Francesco e prega affinché Dio prepari i cuori per accogliere il successore di Pietro,” afferma Nzapalainga, con la speranza che il nuovo pontefice possa abbracciare un messaggio di amore e solidarietà.

Un servitore, non un teorico: questo il profilo richiesto per il nuovo Papa. Nzapalainga insiste sulla necessità di avere un leader che manifesti un amore sincero per le persone, specialmente per coloro che si trovano ai margini della società: i malati, i vulnerabili e i migranti. “Il nuovo papa sarà chiamato a toccare, consolare e confortare chi è lontano, dimostrando loro la presenza di Cristo,” aggiunge il cardinale, rimarcando che questi aspetti sono cruciali per un ministero autentico.

Un altro importante richiamo riguarda il dialogo interreligioso, tema sul quale il cardinale ha insistito durante il suo mandato. “La religione non dovrà più essere strumentalizzata per fini politici,” dichiara in modo deciso, sottolineando la necessità di un approccio pacifico e inclusivo. Questa idea è in linea con l’enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco e con il documento storico firmato nel 2019 ad Abu Dhabi.

“Oggi è essenziale costruire ponti tra le culture e le religioni,” ricorda Nzapalainga, evidenziando l’importanza di un dialogo che possa superare le divisioni e favorire la pace. La storia della Repubblica Centrafricana, paese di origine del cardinale, è un esempio emblematico di come il dialogo interreligioso possa contribuire alla riconciliazione tra cristiani e musulmani, in un contesto di conflitto e povertà.

Infine, la scelta del prossimo Papa sarà decisiva per il futuro della Chiesa. Nzapalainga esorta i cardinali a cercare un leader che non si limiti a teorie, ma che sia pronto ad assumersi rischi e a guidare con il cuore. Questo, secondo lui, è il modo per ripartire con rinnovato ardore e lavoro comune verso la pace nel mondo.

In conclusione, la visione di Nzapalainga per la Chiesa e il prossimo Papa riecheggia un messaggio di unità: solo attraverso la volontà di servire e ascoltare le “periferie”, si potrà davvero costruire un futuro di speranza e amore per tutti.

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