Liberi professionisti TOP in affidabilità | Perché tutti gli altri contribuenti dovrebbero stare in guardia?
I liberi professionisti italiani si confermano i contribuenti più affidabili, con un punteggio ISA in crescita! Scopri le ragioni dietro questa vittoria! 📈💼✨

I liberi professionisti: i più affidabili secondo Confprofessioni
NAPOLI – Un nuovo studio dell’Osservatorio di Confprofessioni rivela che i liberi professionisti italiani si confermano i contribuenti più affidabili del Paese. Nel 2022, ben il 57% di loro ha ottenuto un punteggio ISA superiore a otto, rispetto a una media generale del 44,1%.
Secondo il presidente di Confprofessioni, Marco Natali, questo trend può essere attribuito a due fattori chiave: da un lato, gli studi professionali hanno intensificato l’adozione di sistemi di pianificazione e controllo più rigorosi; dall’altro, il rapporto con la Pubblica Amministrazione richiede controlli altamente strutturati. "Le nuove professioni, che si sono dotate di reti multidisciplinari, operano come vere e proprie imprese, adottando sistemi avanzati di pianificazione e controllo", spiega Natali.
Un divario settoriale preoccupante
Il rapporto mette in luce anche un divario settoriale significativo. Se il settore manifatturiero si attesta su una percentuale di affidabilità del 41%, il commercio all’ingrosso mostra dei miglioramenti mentre quello al dettaglio sembra peggiorare. In particolare, l’agricoltura si trova in difficoltà con solo il 37,2% di contribuenti affidabili. “Guardando verso il futuro, gli ISA restano uno strumento ‘grezzo’ ma rappresentano un miglioramento rispetto ai vecchi studi di settore”, afferma Natali.
Per migliorare la situazione attuale, il presidente di Confprofessioni ha presentato tre linee di azione: semplificare gli adempimenti fiscali, garantire equità orizzontale nel sistema fiscale e promuovere pari opportunità nell’accesso agli incentivi per professionisti e imprese.
Le professioni più virtuose
La ricercatrice Ludovica Zichichi ha sottolineato che tutte le categorie professionali superano la media dei contribuenti, con ambiti come la sanità (66%) e la consulenza che mostrano livelli di affidabilità ancora più elevati. L’adozione di procedure rigide, controlli interni e sistemi di valutazione trasparenti si rivelano fondamentali per favorire la compliance fiscale.
In un confronto temporale dal 2018 al 2022, la ricercatrice Camilla Lombardi ha evidenziato un incremento della percentuale di professionisti considerati affidabili, passata dal 48% al 57%. In questo stesso arco di tempo, la media dei contribuenti è salita dal 39% al 44%, grazie a una crescente sensibilità verso le norme fiscali e la consapevolezza dei vantaggi di una buona “pagella fiscale”.
Un confronto tra categorie
Il report pone in evidenza una forbice di 18,4 punti percentuali tra le persone fisiche e le società di capitali. Anche in questo contesto, le professioni si dimostrano più virtuose, con un punteggio medio di 6,6 su 10, contro il 6,3 della media generale. Questa discrepanza evidenzia come la cultura della compliance fiscale sia più radicata tra i professionisti.
In conclusione, i liberi professionisti italiani non solo si affermano come i contribuenti più affidabili, ma dimostrano anche una propensione all’evoluzione e all’innovazione, elementi cruciali per il futuro della fiscalità nel Paese.