Palma d’Oro per un film iraniano che sfida il silenzio | Svelato il messaggio potente di Jafar Panahi!
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Festival di Cannes 2025: Palma d’Oro a Jafar Panahi, i premi per le performance straordinarie
ROMA – La cerimonia di chiusura del Festival di Cannes, tenutasi al Grand Theatre Lumiere, ha visto brillare il talento del regista iraniano Jafar Panahi, premiato con la prestigiosa Palma d’Oro per il suo film “Un simple accident”. Questa edizione del festival si è svolta senza intoppi, nonostante un lungo blackout che ha colpito la Costa Azzurra, creando una partenza inaspettata per l’evento.
Sul palco, Panahi ha colto l’occasione per lanciare un appello potente: “Credo che sia il momento per chiedere a tutti gli iraniani che sono nel mondo: mettiamo da parte problemi, le differenze, la cosa più importante è la libertà del nostro Paese.” Il regista, noto per le sue opere che affrontano tematiche sociali, è diventato un simbolo di dissenso in Iran, dove molti dei suoi film sono stati banditi. In un passato recente, Panahi è stato arrestato e condannato a sei anni di reclusione, ma è stato liberato nel febbraio 2023.
La trama de “A simple accident”
“Un simple accident” racconta la storia di una famiglia in viaggio verso casa, il cui percorso si complica a seguito di un incidente apparentemente banale. L’auto investe un cane e poco dopo si guasta. In un’officina, il padre crede di riconoscere in un meccanico l’uomo che lo torturò anni prima in prigione. La sua incertezza sull’identità dell’uomo lo spinge a coinvolgere altri ex detenuti in una ricerca di verità e, potenzialmente, di vendetta.
A bordo del furgone utilizzato per questa missione si trovano diversi personaggi, tra cui un libraio, una fotografa e una sposa, tutti convinti di poter identificare il torturatore. Il deserto, sfondo della storia, diventa un teatro di confronti, esplorando la sottile linea di demarcazione tra giustizia e vendetta.
Premi e riconoscimenti
Oltre alla Palma d’Oro, la cerimonia ha visto Wagner Moura ricevere il premio per la Miglior Interpretazione Maschile per il suo ruolo in “L’agente segreto”, un’opera diretta dal regista brasiliano Kleber Mendonça Filho, il quale ha anche conquistato il riconoscimento per la Miglior Regia. Nadia Melliti, protagonista di “La petite dernière” di Hafsia Herzi, è stata premiata come Miglior Attrice.
La Miglior Sceneggiatura è stata assegnata ai fratelli Dardenne per il film "La maison maternelle". Altri riconoscimenti includono la Palma d’Oro per il Miglior Cortometraggio a “I’m Glad You’re Dead Now” di Tawfiq Barhum e il Premio della Giuria, assegnato ex aequo a “Sirat” di Oliver Laxe e “Sound of Falling” di Mascha Schilinski. Il Grand Prix è andato a “Sentimental Value” di Joachim Trier, che ha suscitato una standing ovation di 19 minuti.
Infine, non ci sono stati premi per “Fuori” di Mario Martone, una nota che aggiunge un velo di controversia alla selezione di quest’anno.
Concludendo, questa edizione del Festival di Cannes ha messo in luce temi importanti e talenti straordinari, confermando ancora una volta il suo status di faro per il cinema internazionale.