Garlasco, rivelazioni shock dagli audio di Sempio | I magistrati stanno nascondendo qualcosa?
Vecchi audio di Sempio riaccendono il caso Poggi: i pm saranno dalla sua parte? Scopri di più su questo intrigante mistero. 🔍🕵️♂️

Garlasco, le intercettazioni di Sempio riaccendono il caso Poggi
BOLOGNA – Le recenti rivelazioni sulle intercettazioni di Andrea Sempio, risalenti al 2017, riaprono vecchie ferite nel caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007. All’epoca, Sempio, allora 29enne, affermava in conversazioni telefoniche che “i pm erano abbastanza dalla mia parte”. Queste dichiarazioni, ora riesaminate dalla Procura di Pavia, mettono in discussione l’autenticità e la completezza delle trascrizioni originali.
La Procura fa chiarezza
Le intercettazioni furono effettuate per un periodo di 15 giorni, con l’uso di cimici ambientali. In una conversazione con il padre, Sempio dichiarò di aver compreso il motivo delle domande poste, ma ammise di non aver fornito risposte “perfette”. Semplicemente, “i magistrati avevano voglia di finirla in fretta”, un’impressione condivisa anche con amici.
L’indagine sui suoi confronti era stata riaperta dopo una perizia presentata dalla difesa di Alberto Stasi, condannato in via definitiva nel 2015. Essa citava un DNA trovato sotto le unghie di Chiara, attribuito a Sempio. Tuttavia, mentre quella perizia era stata inizialmente considerata inattendibile, oggi viene nuovamente esaminata con nuove tecnologie.
Un’amicizia tragica
Le intercettazioni rivelano anche un lato personale di Sempio. In un passaggio, riflette sul suicidio del suo amico Michele Bertani, avvenuto nel 2016. “Ma perchè si è impiccato? Dagli zero ai diciotto anni è stato il mio più grande amico”, esprime Sempio, mostrando una profonda confusione e tristezza per la morte dell’amico. Bertani, la cui scomparsa è avvolta nel mistero, aveva lasciato un messaggio inquietante: “La verità non emergerà mai”.
Scenario alternativo
Il nome di Bertani, insieme a quello di Sempio, è emerso anche nel contesto di presunti festini e attività illecite presso il santuario della Bozzola. Queste connessioni danno origine a nuove teorie sul delitto, insinuando che Chiara Poggi potesse aver scoperto qualcosa di compromettente.
Mentre la Procura indaga su altri aspetti del caso, gli sviluppi attuali suggeriscono che il mistero sull’omicidio di Poggi non è affatto chiuso. La riscoperta di prove e testimonianze potrebbe portare a una nuova luce su un caso che ha scosso l’Italia per oltre un decennio.
Conclusione
In un clima di incertezze e domande mai del tutto risolte, il caso di Garlasco rappresenta una ferita aperta. La riapertura delle intercettazioni potrebbe prospettare nuove verità e riportare l’attenzione su un episodio che continua a segnare le vite di molti.