Referendum 2025: l'affluenza cresce ma il quorum è un miraggio | Gli italiani non accettano il cambiamento?

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A cura di Redazione
09 giugno 2025 08:43
Referendum 2025: l'affluenza cresce ma il quorum è un miraggio | Gli italiani non accettano il cambiamento? -
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Referendum 2025: Secondo Giorno di Voto, Affluenza in Lieve Crescita ma il Quorum Rimane Lontano

ROMA – Oggi, lunedì 9 giugno, si svolge la seconda e ultima giornata di votazione per i cinque referendum promossi dalla CGIL e da un ampio comitato di associazioni. Le urne rimarranno aperte dalle 7 alle 15, e subito dopo la chiusura dei seggi avrà inizio lo spoglio delle schede.

Al centro di questa consultazione ci sono quattro quesiti sulla disciplina del lavoro e un quinto sulla cittadinanza per stranieri residenti. Nonostante la rilevanza dei temi in ballo, il raggiungimento del quorum, fissato al 50% + 1 degli aventi diritto, appare ancora una sfida considerevole.

Dai dati forniti dal Ministero dell’Interno, l’affluenza alla chiusura dei seggi di ieri sera si è fermata al 22,7%. Questo dato rappresenta una lieve crescita rispetto al 20,9% registrato alla fine della prima giornata di voto nei referendum sulla giustizia nel 2022. Un incremento è stato notato anche nelle fasce orarie: alle 12 di ieri, la partecipazione era pari al 7,4%, rispetto al 6,4% del 2022, e alle 19 è salita al 16,2%, mostrando un coinvolgimento più attivo, seppur ancora insufficiente.

I quesiti referendari riguardano modifiche a norme chiave introdotte dal Jobs Act e da riforme successive. Tra le proposte c’è la reintroduzione del reintegro in caso di licenziamento illegittimo, un maggiore indennizzo per i lavoratori delle piccole imprese, e la responsabilità solidale negli appalti per gli incidenti sul lavoro. Inoltre, si propone di ridurre il requisito di residenza legale in Italia per gli stranieri extracomunitari maggiorenni che desiderano richiedere la cittadinanza, passando da 10 a 5 anni.

Un’innovazione importante di questo referendum è l’introduzione del voto fuori sede, disponibile per chi si trova lontano dal proprio comune di residenza. Questo voto è riservato a coloro che, per motivi di studio, lavoro o salute, avevano presentato la richiesta entro le scadenze stabilite. Anche gli iscritti all’AIRE e gli italiani temporaneamente all’estero per almeno tre mesi hanno avuto la possibilità di esercitare il loro diritto di voto.

Con l’attenzione rivolta al secondo giorno di votazioni, il futuro del lavoro e dei diritti civili in Italia sarà oggetto di attenta analisi e discussione, una volta ultimato lo scrutinio.

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