Bambini che mangiano sabbia a Gaza | Perché il mondo ignora queste atrocità?
Il presidente tunisino Kaïs Saïed mostra immagini strazianti di bambini denutriti a Gaza, chiedendo un'azione umanitaria urgente. 🚨🤝

Il presidente tunisino denuncia la situazione a Gaza: “Crimine contro l’umanità”
Il 24 luglio 2025, il mondo è stato testimone di un potente momento di denuncia internazionale. Il presidente della Tunisia, Kaïs Saïed, ha mostrato immagini strazianti di bambini denutriti a Gaza al consigliere di Donald Trump, Massad Boulos, durante un incontro ufficiale. In un video che è rapidamente diventato virale sui social media, Saïed ha descritto le condizioni disperate dei più piccoli in una delle aree più colpite dai conflitti.
Una delle fotografie più inquietanti mostrava un bambino in lacrime mentre mangiava sabbia con un cucchiaio. “Non aveva altro da mangiare”, ha commentato il presidente tunisino. Le immagini, con i bambini dalle ossa sporgenti e gli occhi vuoti di speranza, hanno scosso profondamente coloro che le hanno viste, rendendo evidente una crisi umanitaria che persiste da anni.
Saïed ha dichiarato che “questo è totalmente inaccettabile”, sottolineando la necessità di un’azione immediata per porre fine a ciò che ha definito un “crimine contro l’umanità intera”. Ha esortato la comunità internazionale, in particolare gli Stati Uniti, a intervenire urgentemente per garantire un cessate il fuoco e facilitare l’entrata di aiuti umanitari nella regione.
Durante il suo intervento, il presidente tunisino non ha esitato a lanciare accuse dirette contro Israele, parlando di “terribili atrocità” commesse in tutta la Palestina. Saïed ha affrontato con chiarezza la responsabilità dei leader mondiali nel fronteggiare questa crisi, esprimendo la convinzione che sia giunto il momento per l’umanità di “svegliare” e agire per fermare ciò che descrive come un’ingiustizia insostenibile.
Con le sue parole, il presidente della Tunisia ha ampliato il dibattito sulla crisi umanitaria a Gaza, invitando a una mobilitazione globale per affrontare un tema che continua a suscitare emozioni forti e a chiedere giustizia per i più vulnerabili.