Cassazione fa scoppiare la polemica | Alberto Stasi ottiene la semilibertà contro il parere della Procura!
La Cassazione conferma la semilibertà per Alberto Stasi, dando torto alla Procura. Scopri tutti i dettagli di questo caso controverso! ⚖️📜

La Cassazione approva la semilibertà per Alberto Stasi, sfidando la Procura
BOLOGNA – La Corte di Cassazione ha reso oggi un’importante decisione confermando la semilibertà per Alberto Stasi, condannato nel 2015 per l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco. Questa pronuncia arriva dopo che, lo scorso aprile, il Tribunale di sorveglianza di Milano aveva già espresso parere favorevole alla misura alternativa.
La Procura, tuttavia, non ha preso bene la decisione del Tribunale e si è opposta, presentando ricorso. L’oggetto del contendere era in particolare la controversa intervista rilasciata da Stasi durante un permesso premio, il 30 marzo scorso, al programma "Le Iene", per la quale non era stata data l’autorizzazione.
In risposta al ricorso della Procura, i giudici hanno sottolineato che il Tribunale di sorveglianza ha operato nel rispetto delle normative vigenti e delle indicazioni fornite nella sua ordinanza. È emerso, quindi, che la semilibertà a cui Stasi ha diritto è stata ritenuta una misura adeguata e compatibile con il percorso di rehabilitazione intrapreso.
Nel comunicato stampa ufficiale, la Prima Sezione penale della Corte di Cassazione ha specificato: “Alla luce delle evidenze presenti, si sottolinea la legittimità dell’ordinanza del 9 aprile 2025, che ha riconosciuto la possibilità di accesso alla semilibertà per Alberto Stasi”.
Questa decisione segna un importante capitolo nella controversa vicenda giuridica legata al caso Poggi, il quale ha suscitato un’ampia attenzione mediatica e pubblica. Molti si domandano ora quali saranno gli sviluppi futuri per Stasi, che, una volta vissuto il regime di semilibertà, potrebbe presto riacquistare una maggiore libertà all’interno della società.
Il pronunciamento della Cassazione non solo rinforza la decisione del Tribunale di sorveglianza, ma getta anche nuova luce sui criteri utilizzati nel conferire la semilibertà, che potrebbe influenzare casi similari in futuro.