Gaza colpita dal business mortale | L'Italia è davvero complice del genocidio?
Scopri il report choc di Francesca Albanese: l'Italia complice del business del genocidio. Un'analisi che sconvolge! đđ
Italia Complice del Genocidio: LâAccusa della Relatrice ONU Albanese
Roma, 29 luglio 2025 â La relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, ha rilasciato dichiarazioni di forte impatto riguardo alla situazione in Gaza, definendo lâItalia âcomplice del business del genocidioâ dei palestinesi.
Nel corso della presentazione stampa del report âDallâeconomia dellâoccupazione allâeconomia del genocidioâ, tenutasi alla Camera, Albanese ha sottolineato come il valore della borsa di Tel Aviv sia triplicato dal periodo di ottobre 2023 a maggio 2025, suggerendo che tale incremento finanziario sia in diretta correlazione con le violenze in corso. La relatrice ha quindi affermato che lâItalia, continuando a fornire armamenti a Israele, sta violando non solo lâobbligo di prevenzione del genocidio, ma anche i principi internazionali di cooperazione.
Albanese ha espresso la sua preoccupazione per lâapproccio del governo italiano, accusandolo di negare i diritti del popolo palestinese a uno Stato. âDispiace che lâItalia si spenda per dire che a fronte di un genocidio, quel popolo non abbia diritto a uno Statoâ, ha detto, evidenziando che lâUnione Europea sta rendendosi complice attraverso il mantenimento dellâaccordo di associazione con Israele.
Un Report Scomodo
Il lavoro di Albanese, descritto come âlâinchiesta piĂš difficileâ mai condotta dalla relatrice, ha richiesto sei mesi e ha incluso la creazione di una banca dati composta da mille aziende operanti in vari settori, tra cui trasporti, difesa, energia e turismo. Secondo Albanese, il sostegno del settore privato ha facilitato la politica di esproprio e spostamento delle popolazioni palestinesi.
âIsrael si è poggiato sul settore privato per spostare le popolazioni palestinesi della Cisgiordania occupata e di Gaza, attraverso lâuso delle armi, in particolare dellâazienda italiana Leonardoâ, ha denunciato Albanese, che ha citato anche i macchinari utilizzati per demolire case e distruggere la flora locale. Queste azioni, secondo la relatrice delle Nazioni Unite, si configurano come crimini di guerra.
Collaborazione con Aziende Internazionali
Il report ha rivelato la continua collaborazione di aziende internazionali, come Volvo, Hyundai e Caterpillar, con Israele anche durante i bombardamenti. âQueste aziende hanno continuato a trarre profitto mentre Gaza veniva ridotta in macerieâ, ha detto Albanese, sottolineando il legame tra profitto economico e violazione dei diritti umani.
Inoltre, la relatrice ha messo in discussione la narrazione secondo cui i palestinesi sarebbero stati utilizzati come âscudi umaniâ, affermando che i sistemi tecnologici di Microsoft e Google hanno contribuito a uno scenario di morte e distruzione, dove medici e giornalisti venivano individuati e uccisi.
Un Futuro da Riscrivere
Francesca Albanese è stata recentemente candidata al Nobel per la pace, un riconoscimento che sottolinea la gravitĂ della sua missione. âSaremo sempre al suo fianco in questo cammino di giustizia e veritĂ â, ha affermato Stefania Ascari, deputata del M5S e presidente dellâIntergruppo parlamentare per la pace in Israele e Palestina.
La presentazione del report ha aperto un ulteriore dibattito sulla responsabilitĂ morale e politica dellâItalia nel contesto del conflitto israelo-palestinese, chiamando in causa la comunitĂ internazionale a prendere posizione.