Gaza in crisi | Cosa nasconde davvero la carestia galoppante?

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A cura di Redazione
24 luglio 2025 15:49
Gaza in crisi | Cosa nasconde davvero la carestia galoppante? -
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“Le persone a Gaza non sono né morte né vive, sono cadaveri ambulanti”

In una fotografia inquietante della crisi umanitaria che sta devastando Gaza, un rappresentante dell’UNRWA ha descritto la situazione in termini brutali e diretti. “Le persone a Gaza non sono né morte né vive, sono cadaveri ambulanti”. Questa frase, rilanciata sui social media dal Commissario Generale Philippe Lazzarini, fa emergere l’abisso di sofferenza e disperazione in cui è sprofondata la Striscia, dopo 21 mesi di conflitto.

La fame si sta rivelando una delle principali cause di morte nella regione. In soli quattro giorni di questa settimana, 45 persone sono decedute a causa della malnutrizione, segnalano gli ospedali. La situazione è così allarmante che oggi si sono registrati altri due decessi. Secondo le statistiche del Ministero della Salute di Gaza, i morti associabili alla fame dall’inizio del conflitto ammontano a 111, di cui 81 erano bambini.

“Quando chi si prende cura degli altri non riesce a sfamarsi, l’intero sistema umanitario è al collasso”, ha messo in evidenza Lazzarini. Questo dramma non colpisce solo i civili, ma anche medici e giornalisti, i quali, come denuncia il dottor Ahmed al-Farra, pediatra all’ospedale Nasser di Khan Younis, lottano quotidianamente per trovare cibo per le proprie famiglie. “Anch’io cerco farina ogni giorno”, ha dichiarato, evidenziando come nessuno sia immune dalla carestia che ha colpito la regione.

L’UNRWA avverte che un terzo della popolazione salta interi giorni senza cibo, mentre le immagini di famiglie in difficoltà si fanno sempre più diffuse. Medici e operatori non sono in grado di prestare aiuto essenziale e molti svenendo mentre tentano di assistere i più vulnerabili. Il programma delle Nazioni Unite ha lanciato un appello urgente alle agenzie di stampa internazionali e a Israele: “Temiamo per i nostri reporter, fateci entrare”, sottolineando l’urgenza di una maggiore accessibilità e supporto in un contesto tanto critico.

Mentre la comunità internazionale si interroga sulle possibilità di intervento, i dati dell’UNRWA indicano che uno su cinque bambini è malnutrito a Gaza City, con i casi che aumentano ogni giorno, rendendo chiaro che la tragedia umanitaria non mostra segni di miglioramento. Il tempo scorre e la fame continua a mietere vittime silenziose tra la popolazione di Gaza, lasciando dietro di sé un conflitto che non sembra voler tregua.

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