Maryam Rajavi in Italia: la Resistenza iraniana è a un passo dalla vittoria | Perché ora la comunità internazionale deve decidere da che parte stare?

Maryam Rajavi chiama all'azione dal Parlamento italiano: è tempo di rovesciare il regime iraniano. Uniti per libertà e democrazia! 🇮🇷✊✨

A cura di Redazione
30 luglio 2025 17:31
Maryam Rajavi in Italia: la Resistenza iraniana è a un passo dalla vittoria | Perché ora la comunità internazionale deve decidere da che parte stare? -
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Iran, la carica di Maryam Rajavi in Italia: “È il momento di abbattere il regime”

ROMA – La presidente eletta del Consiglio nazionale della Resistenza iraniana (Cnri), Maryam Rajavi, ha lanciato un forte appello al cambiamento durante un incontro al Parlamento italiano. “Il regime degli ayatollah è sull’orlo del precipizio… tutti gli iraniani sono pronti a unirsi per destabilizzare la sicurezza del regime e rovesciarlo”, ha dichiarato, sottolineando che la lotta contro l’oppressione è un dovere onorevole.

Rajavi si è presentata alla Camera dei deputati in occasione del convegno “Il futuro dell’Iran tra dialogo e geopolitica”, espresso dalla deputata di Fratelli d’Italia, Naike Gruppioni, e ha evidenziato il crescente sostegno dei giovani iraniani per i Mojahedin del popolo, l’organizzazione che rappresenta una delle principali forze di opposizione al regime. “La risposta del regime all’insoddisfazione popolare è solo una repressione sempre più violenta,” ha aggiunto, denunciando l’aumento delle esecuzioni e degli arresti.

In un contesto in cui molti chiedono un cambiamento, Rajavi ha ribadito la necessità di un’azione internazionale più incisiva. “Il quesito che la comunità internazionale deve porsi è dove si collocano nella lotta per la democrazia degli iraniani.” Rivolgendo un appello esplicito agli Stati, ha avvertito che l’appeasement e l’indifferenza verso il regime conducono solo a un incremento della violenza e del terrorismo.

Il discorso di Rajavi ha incluso anche una proposta concreta: “Oggi, dalla dimora della democrazia italiana, propongo un piano operativo generale per il cambiamento.” Questo piano, definito la “terza via”, mira a garantire che il destino dell’Iran venga plasmato dagli iraniani stessi, senza interferenze esterne. “Chiediamo solo che nessuno sostenga il regime,” ha affermato, enfatizzando che sia la resistenza interna sia il riconoscimento internazionale sono cruciali per il futuro del paese.

“Khamenei, pur di rinviare la sua caduta, è deciso a distruggere il Paese,” ha affermato Rajavi, evidenziando il rischio di un caotico post-regime. “Il nostro obiettivo non è accaparrarci il potere, ma garantire libertà e democrazia al popolo.” La leader ha concluso il suo intervento esortando l’Italia a mantenere il suo sostegno alla resistenza iraniana.

In un contesto di crescente preoccupazione per le violazioni dei diritti umani in Iran, le parole di Rajavi risuonano come un invito urgente all’azione, non solo per gli iraniani ma anche per la comunità internazionale. Il messaggio è chiaro: la lotta per la democrazia in Iran è una responsabilità condivisa e urgente.

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