Netanyahu scherza su Gaza: il lato oscuro della sua strategia per conquistare i giovani | Un'influenza discutibile o un errore fatale?

Netanyahu scherza su Gaza mentre la crisi alimentare imperversa. I Nelk Boys perdono follower dopo la sua partecipazione al podcast. Scopri di più! 🍔✨

A cura di Redazione
24 luglio 2025 21:46
Netanyahu scherza su Gaza: il lato oscuro della sua strategia per conquistare i giovani | Un'influenza discutibile o un errore fatale? -
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Mentre affama Gaza, Netanyahu scherza su McDonald’s con i podcaster della “manosfera”

Il contrasto tra le parole del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e la grave situazione a Gaza è sconvolgente e ha suscitato indignazione su scala globale. Mentre quasi centomila tra donne e bambini soffrono di malnutrizione acuta, Netanyahu si è dedicato a un’apparizione leggera nel podcast Full Send, noto per la sua audience giovanile e il suo stile provocatorio, dove ha persino scherzato sui fast food.

L’episodio, andato in onda il 21 luglio, si è rivelato un’operazione di comunicazione volutamente disinvolta per “raggiungere i giovani”, come dichiarato dallo stesso Netanyahu. Ma mentre lui ridacchiava e paragonava Gaza a una ricetta per il KFC, la realtà fuori dal microfono è ben diversa. La regione è attualmente in uno stato di emergenza umanitaria, dove i fondi umanitari necessari per la sopravvivenza vengono ostacolati da restrizioni imposte da Israele.

Nella conversazione, Netanyahu ha cercato di presentare la sua visione degli eventi, spostando la responsabilità delle vittime civili su Hamas. “Le donne e i gay che sostengono Gaza sono degli ingenui”, ha affermato, evidenziando un approccio insensibile a una tragedia che coinvolge milioni di persone. Le sue giustificazioni sono arrivate in un contesto in cui le ONG segnalano una crisi alimentare sempre più acuta, con tonnellate di aiuti umanitari bloccati al confine per decisioni politiche.

È interessante notare che, mentre Netanyahu cercava di ampliare la sua base di sostenitori tra i giovani, il suo tentativo ha avuto delle conseguenze immediate. I Nelk Boys, protagonisti del podcast, hanno perso oltre 10.000 iscritti in meno di un giorno, segno che l’indignazione collettiva di fronte all’irrisione della sofferenza altrui non è passata inosservata.

La gravità della situazione non può essere sottolineata abbastanza: dal maggio scorso, oltre mille palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane nel disperato tentativo di accedere al cibo. La Corte penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto contro Netanyahu per crimini di guerra e contro l’umanità, ma egli continua ad essere accolto come un leader legittimo nella scena internazionale.

Le cicatrici della guerra e dell’oppressione si faranno sentire a lungo, e le strategie comunicative come quelle attuate da Netanyahu rischiano di rendere ancora più profonda la ferita tra le popolazioni. Mentre il mondo guarda, la situazione di Gaza resta precaria e disperata, con un futuro incerto per milioni di persone. Il tempo per la giustizia e per un cambiamento reali sembra ancora lontano.

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