ONU incastra Israele | I colpi d'avvertimento colpiscono i bambini nel momento più disperato!
Shock e indignazione nel video dell'Onu che mostra Israele sparare su bambini in attesa di aiuti umanitari. La crisi a Gaza è insostenibile. 🚨💔🌍

Il video dell’Onu che accusa Israele: “Sparano sui bambini”
Un video scioccante diffuso dall’Ufficio di coordinamento degli aiuti umanitari delle Nazioni Unite (Ocha) ha sollevato un coro di proteste e preoccupazioni a livello internazionale. Le immagini, registrate a bordo di un veicolo Onu, mostrano un convoglio di aiuti umanitari che si avvicina a una folla disperata di persone nel sud-est della Striscia di Gaza, dove la situazione rimane critica dopo mesi di conflitto.
Nel filmato, si sentono chiaramente i colpi d’arma da fuoco mentre le persone, tra cui molti bambini, si affollano ai bordi della strada. “Sono ragazzini, sono bambini”, avvertono i funzionari Onu, cercando di tenere la folla a distanza mentre i proiettili colpiscono l’area vicina. Secondo il comunicato ufficiale, almeno una persona è rimasta ferita e ha ricevuto assistenza medica dal personale umanitario presente.
La difficile operazione di aiuti
Olga Cherevko, rappresentante dell’Ocha, ha raccontato le difficoltà affrontate dal convoglio, che ha dovuto attendere due ore e mezza presso un checkpoint delle forze militari israeliane. Al momento del rientro, ha descritto l’ansia dei cittadini affamati che cercavano disperatamente di accaparrarsi le scorte alimentari. “Decine di migliaia di persone affamate e disposte a tutto” hanno circondato il veicolo, rendendo la situazione estremamente tesa e pericolosa.
Restrizioni agli aiuti umanitari
La crisi umanitaria nella Striscia di Gaza è diventata sempre più acuta dal 2 marzo, quando i valichi sono stati in gran parte sigillati. Le agenzie Onu mettono in evidenza l’emergenza alimentare che ha già causato la morte di 159 persone, di cui 90 bambini. Le restrizioni burocratiche e le lunghe attese ai checkpoint hanno complicato ulteriormente la consegna di cibo, acqua e forniture mediche, essenziali per la popolazione.
L’accusa di Israele e la risposta internazionale
Israele ha modificato il sistema di distribuzione degli aiuti, affidandosi a un consorzio privato statunitense, la Gaza Humanitarian Foundation, e collaborando strettamente con l’esercito israeliano. Tuttavia, un rapporto di Usaid ha messo in discussione tali affermazioni, sostenendo che gli aiuti gestiti dalle Nazioni Unite non finirebbero nelle mani di Hamas, contrariamente a quanto affermato da Tel Aviv.
Infine, rilevata l’emergenza dalla comunità internazionale, i principali governi occidentali stanno pressando Israele affinché consenta un accesso maggiore ai valichi di frontiera per alleviare la carestia che colpisce quotidianamente la popolazione, richiedendo misure concrete e rapide per evitare ulteriori vittime.
Conclusioni
La diffusione di questo video ha riacceso i riflettori su una delle crisi umanitarie più gravi del nostro tempo, ponendo interrogativi sulla responsabilità dei vari attori coinvolti e sull’urgenza di una soluzione diplomatica. Mentre il mondo osserva, la speranza di una tregua duratura rimane appesa a un filo, e il futuro della popolazione di Gaza continua a essere messo a rischio da una crisi senza precedenti.